di Luigi Cortese
L’annuncio del ministro Lollobrigida di introdurre il Servizio Civile Agricolo ha suscitato scalpore. L’idea di far servire la Patria attraverso attività agricole sembra un ritorno al passato, ma solleva molte perplessità. Con una paga di 507 euro al mese, ad esempio, è difficile vedere in questo progetto una vera opportunità a lunga durata per i giovani, piuttosto che una risposta a breve termine alla disoccupazione giovanile e all’abbandono delle campagne.
Invece, il ripristino della leva obbligatoria avrebbe un impatto più profondo, seppur ovviamente in questo momento aprirebbe ad un futuro incerto vista la situazione in particolare tra Ucraina e Russia. Ad ogni modo in linea teorica non solo fornirebbe competenze utili e trasversali, ma contribuirebbe a rafforzare la disciplina e il senso di responsabilità, valori oggi sempre più assenti. Una leva moderna potrebbe includere non solo formazione militare, ma anche protezione civile e servizio comunitario, offrendo ai giovani un percorso formativo più completo e significativo.
Il Servizio Civile Agricolo appare come una soluzione riduttiva, mentre la leva obbligatoria, con un approccio multidisciplinare, rappresenterebbe una vera opportunità per formare cittadini consapevoli e rafforzare il senso di appartenenza.
non condivido neppure la punteggiatura dell’articolo.
la leva multidisciplinare?
non serve a un tubo. le competenze, oggi,per qualsiasi lavoro,non si formano in poco tempo.
zappare la terra e spalare letame,si.
“… opportunità per formare cittadini consapevoli e rafforzare il senso di appartenenza”? Ma per piacere! Se in tutta Europa si torna a parlare sempre più insistentemente di reintrodurre la leva obbligatoria (in Italia lo ha proposto Salvini) è perché gli Stati Uniti, perso il primato economico, finito sotto terra quello morale, hanno bisogno di carne da cannone (quella ucraina sta finendo) per le guerre a difesa della sua egemonia… pardon, volevo dire: per le “guerre a difesa della libertà e della democrazia”.
Bisognerebbe introdurre il servizio militare, una leva moderna, forse già durante gli anni scolastici. Sarebbe una cosa utilissima. Certamente la situazione geopolitica potrebbe far pensare, ma a prescindere da questo, è una via da seguire per un qualsiasi programma politico, fosse anche solo di pochi mesi. La vecchia leva, tra l’altro,fu tolta proprio da lobbies favorevoli alle cosiddette missioni di pace, al fine di dirottare in quella direzione(missioni di pace, NATO…) tutti i fondi destinati alla Difesa. La Cina sta introducendo il servizio militare addirittura per gli studenti universitari. E se qualcuno vi dicesse che ci sono altre priorità, facendovi pensare che il servizio militare,che può essere anche in nuove forme e nuove modalità, sia antitetico ad altri diritti o doveri, è falso assolutamente, poiché vi sono nazioni con elevati standard di vita, come la Finlandia, che è ai primi posti come educazione ed istruzione, secondaria ed universitaria, in Europa(a prescindere dai discorsi sui neoliberali che stanno distruggendo tutto in tutti i Paesi europei), dove c’è il servizio militare obbligatorio. Il servizio militare è una grandissima opportunità e non entra in contraddizione con altre cose.
direi il modello svizzero. selezionando solo una parte dei papabili.sarebbe un discreto compromesso fra costi e costituzione di una riserva decente.
Il Servizio Civile Agricolo ed il Servizio Militare di Leva
sono due cose differenti , non ho compreso perché ,
nell’articolo , le due cose sono state appaiate .
1 ) Il Servizio Civile Agricolo è una baggianata , così come partorito , serve solamente a trasformare i nostri giovani in una bassa e servile manodopera bracciantile agricola, sfruttata e malpagata .
Nella moderna agricoltura la chimica e la meccanizzazione hanno fatto passi da gigante . Chiunque , ad esempio , abbia bazzicato i territori di Vercelli , Pavia e Novara , zone ad alta vocazione risicola , ha potuto vedere che non vi sono , ormai , e da diversi decenni , le mondine ( quelle , per intenderci , del celebre film del 1949 “Riso amaro” , di Giuseppe De Santis , con Silvana Mangano e Vittorio Gassmann ) sostituite in tutto e per tutto dalle macchine agricole e dai prodotti chimici ( come , ad esempio , il Loyant , potente erbicida di ultima generazione a base di florpyrauxen – benzyl e , ampiamente usato nelle risaie ) . Così pure , ad esempio , chi ha frequentato la Puglia centro-meridionale , territorio ad alta vocazione olivicola , ha potuto notare che non vi sono più i raccoglitori abbarbicati sui rami a raccogliere le olive mediante la medioevale tecnica della “brucatura” (raccolta manuale di singoli frutti ) , o della “pettinatura” (raccolta manuale mediante piccoli rastrelli dal corto manico , passato tra i rami , a guisa di pettine , per far cadere i frutti ) o ,della “bacchiatura” (raccolta manuale fatta con lunghe pertiche , con cui si percuotono i rami per far cadere i frutti ) , ma si impiegano moderni mezzi chimici e/o meccanici , come l’irrorazione con prodotti chimici , chiamati cascolanti (fitoregolatori esogeni , come gli etilen . promotori , in commercio il prodotto più usato è l’Etherel a base di Ethephon , che ha lo stesso effetto dell’acido abscissico , sostanza naturale prodotta dalle piante per favorire il distacco di frutti a maturazione o foglie nel periodo autunnale , quando vanno in quiescenza vegetativa ) o mezzi meccanici , come gli scuotitori ( braccio meccanico che scuote violentemente l’albero per indurre la caduta dei frutti , in prossimità della loro maturazione ) .
Ma vi sono operazioni colturali ove l’uso della meccanica o della chimica è limitato come , ad esempio , la raccolta delle fragole . Anche se , in verità vi sono macchine sofisticatissime , semoventi dotate di scanner 3D computerizzati , per riconoscere i frutti maturi , e 24 bracci meccanizzati per la raccolta . La macchina si chiama Agrobot ed ha il proibitivo costo di oltre 200 mila euro .
In situazioni come queste (raccolta fragole e altri ortaggi , o frutti a raccolta con limitato intervento meccanico ) , secondo Lollobrigida , dovrebbero intervenire i nostri giovani con una miserrima paga di 507 euro e 30 centesimi al mese . A voler essere teneri , con il ministro , possiamo considerarla una proposta ad effetto , mal impostata e peggio riuscita .
2 ) Cosa , invece , totalmente diversa , è il Servizio Militare di Leva . Istituzione di antiche origini , versatile , economica , efficace ed estremamente funzionale , Basti pensare , ad esempio , che l’80% circa delle conquiste fatte dagli antichi Romani risalgono all’età repubblicana , quando vigeva l’esercito di leva . Ai soldati , a fine conflitto , toccavano le terre conquistate al nemico , terre su cui si trasferivano con le loro famiglie per coltivarle . I più bravi , dai loro proventi ricavavano ricchezze che gli consentivano di prosperare ed elevarsi nella scala sociale .
Diversa è , ovviamente , la situazione ai giorni nostri e , dipende dall’uso che se ne fa di un esercito di leva .
Se dobbiamo avere un esercito di leva che vada a fare , in giro per il mondo, da stampella agli Stati Uniti ed a morire per la bandiera a stelle strisce , questo assolutamente NO .
Come accade tra il 1982 ed il 1984 quando , i nostri politicanti decisero , in pieno e totale spirito servile verso gli USA , di partecipare insieme a Francesi e Statunitensi . per l’appunto , ad una missione internazionale di pace in Libano . Il nostro contingente era perlopiù composto da militari di leva , che si comportarono molto bene . Contrariamente agli Americani ed ai Francesi , furono benaccetti dalla popolazione libanese e si seppero far voler bene da tutti , come dimostrarono ampiamente ll basso numero di attacchi a cui furono sottoposti e il basso numero di vittime riportate durante l’intera missione . Gli Americani subirono ben 241 vittime , i Francesi 56 , mentre il nostro contingente di leva riportò , solamente 76 feriti , di cui uno gravissimo , trasportato urgentemente a Roma , ove morì il 22 marzo del 1983 . Si chiamava Filippo Montesi , era nato a Fano l’11 maggio del 1963 , non aveva , dunque , neppure compiuto vent’anni ed era un marò di leva in forza al battaglione San Marco .
Qualche anno prima , invece , i nostri militari di leva furono impiegati correttamente , facendone un “uso” appropriato e consono alla situazione venutasi a creare .
Il 23 novembre del 1980 una vasta zona comprendente l’Irpinia (Campania) e quasi l’intero Potentino (Basilicata) fu colpita da un violentissimo sisma , di magnitudo sei punto nove della scala Richter , corrispondente al decimo grado della scala Mercalli , il terremoto fu avvertito , violentemente , anche nel Materano (Basilicata) e , meno violentemente , nella Capitanata (Foggia , Puglia) , nel Molise e nell’estremo lembo settentrionale della Calabria . I morti furono 2.194 , i feriti 8.849 , gli sfollati oltre 280 .000 . Lo Stato intervenne tardi e male . Ma le popolazioni terremotate ricordano ancora oggi i volti giovani e gentili degli oltre 18 . 000 soldati di leva , raggruppati in 40 battaglioni , forti e tenaci , armati di altruismo e di indomito spirito di solidarietà , che si prodigarono oltre le loro forze per soccorrere le dolenti genti di quelle martoriate terre italiane . Un esercito del popolo e per il popolo , Uno Stato , ignobilmente colpevole per le sue iniziali inadempienze , si presentò con la sua meglio gioventù a tirare fuori dalle macerie donne , bambini ed anziani lasciando nella locali popolazioni un indelebile ricordo , colmo di ogni gratitudine . Quei giovani di leva salvarono la faccia dello Stato e rimediarono alle colpevoli inefficienze dei nostri politicanti che , come al solito , in ogni decennio e luogo , brillano per la loro congenita incapacità .
Di recente , nel 2020 , al teatro “Francesco Stabile” di Potenza , in occasione del quarantesimo anniversario dall’evento , il capoluogo lucano ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria all’esercito italiano (aggiungo io , sottolineandolo , e a caratteri maiuscoli di LEVA ) con la seguente motivazione (da cui estraggo il passaggio più significativo ) :
” … In segno di gratitudine per l’altissimo senso del dovere e per il nobile spirito di solidarietà dimostrato dai propri soldati , fornendo un contributo determinante alla generale opera di soccorso alle popolazioni colpite … ” . Nel primo caso l’esercito di leva fu impiegato male , in violazione al primo comma dell’articolo 52 della nostra costituzione : “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino … ” . Tutti sanno e sapevano che il Libano non è la nostra Patria e non è neppure una provincia o un territorio d’oltre mare italiano , tranne i nostri politicanti , che hanno preteso ed ottenuto che i nostri giovani fossero a servizio dello zio Sam . Pessima condotta politica e pessimo ed errato impiego del nostro esercito di leva . Nel secondo caso , invece , i nostri giovani sono stati impiegati in difesa della popolazione flagellata da un violento evento sismico . impiego giusto e corretto , che ha suscitato consenso e plauso tra gli italiani . Se un esercito di leva viene impiegato correttamente è utile a tutti , ai giovani che ne fanno parte ed al resto della popolazione . Ripeto , è un'”arma” versatile , giovane , vigorosa , economica , funzionale e , se ben addestrata , risulta efficientissima in ogni teatro operativo , sia in ambito militare , se mosso nell’alveo del primo comma dell’articolo 52 della costituzione , che in ambito civile . ossia , a difesa e soccorso delle popolazioni colpite da calamità naturali (terremoti . alluvioni , ecc … ) . Gli unici che sono contrari , sono i militari di professione , che ovviamente perderebbero il posto e lo stipendio , ed i soliti politicanti da due soldi , che non avrebbero più sgherri da fornire alla NATO e agli USA ,
in realtà si può mantenere un esercito professionale di pronto impiego, anche perché oggi anche nell’esercito, non dico dell’aeronautica o marina, serve una capacità di utilizzo di medio/alto livello tecnologico e una riserva a livello inferiore di preparazione. anche il sistema israeliano non è male.il problema nostro è che per la conformazione del paese ( come per la Grecia che infatti spende molto più di noi in proporzione) tocca implementare marina e aeronautica che sono più costosi delle truppe terrestri che , in parte dovrebbero essere anche disperse sul territorio x garantire la copertura.
un commento molto interessante
ma molto lungo .io e mia moglie per leggerlo tutto abbiamo corso il rischio di bruciare il pollo nel forno .
mio caro ci devi un pollo !!!
Mi dispiace per il vostro pollo , ma sono pronto a rimediare, inviandovi un bel pollo intero e già cotto al punto giusto . Augurandomi che lo possiate gradire come avete già gradito il mio commento .
sono d’accordo con te sul ritorno del servizio militare di leva
sono d’accordo con te sul ritorno del servizio militare di leva .
sono d’accordo con te sul ritorno del servizio di leva .
sono d’accordo con te sul ritorno al servizio militare di leva .
sono d’accordo con te sul ritorno del servizio militare di leva ,
In agraria e in chimica agraria non sono molto ferrata ,
ma sul ritorno del servizio militare di leva la penso
come te . .
sono d’accordo con te sul ritorno del servizio militare di leva .