di Oliver Budai

Il 29 settembre, giorno in cui la Chiesa celebra San Michele Arcangelo, l’ex presidente ha condiviso un’immagine del santo con una preghiera per invocarne l’intercessione. Un gesto che ha sorpreso molti, considerando che Trump è nato e cresciuto in una famiglia di fede protestante. Questo ha portato alcuni a chiedersi se si tratti di un segnale di conversione, un’ipotesi che trova riscontri in altri fatti accaduti nel corso del tempo.

Durante la sua presidenza, Trump è stato l’unico presidente degli Stati Uniti ad avere una statua della Madonna di Fatima nella Casa Bianca, regalatagli dal sacerdote cattolico maronita Andrew Mahana, che secondo un articolo di “uCatholic”, ha anche esorcizzato la residenza presidenziale il giorno dell’insediamento di Trump. Da notare che la Madonna di Fatima apparve ai tre pastorelli il 13 di ogni mese, da maggio a ottobre 1917. Curiosamente, il 13 luglio 2024, nel 107° anniversario della rivelazione dei tre segreti, Trump è scampato miracolosamente a un attentato, girando la testa un attimo prima dello sparo. A meno di un miglio dal comizio, si trova una chiesa cattolica con una grotta dedicata alla Madonna di Fatima e ai veggenti. Il comizio stesso è stato aperto da un sacerdote cattolico ucraino con una preghiera.

Da quel momento, i segnali di un possibile avvicinamento al cattolicesimo sono aumentati: la nomina di JD Vance, un altro post su X in cui Trump augura “buon compleanno” alla Vergine Maria nel giorno della sua natività, e l’incontro con un frate carmelitano che gli ha donato uno scapolare, immortalato in un video circolato sui social. Infine, la recente preghiera a San Michele Arcangelo ha ulteriormente alimentato il dibattito.

L’allontanamento di Trump dal protestantesimo si riflette anche nelle sue scelte politiche. Il suo distacco dal “sionismo cristiano” è particolarmente significativo. Questa corrente, diffusa nel secolo scorso tra i protestanti americani, si basa su una falsa interpretazione della Bibbia, secondo cui gli ebrei sarebbero ancora il popolo eletto e, di conseguenza, i cristiani dovrebbero sostenere Israele. Trump, però, non ha mai appoggiato le guerre in Medio Oriente e, contrariamente a quanto molti credono, non ha realmente spostato l’ambasciata USA a Gerusalemme.

L’unico altro presidente che ha cercato di cambiare la politica statunitense nei confronti dello Stato ebraico è stato John F. Kennedy, cattolico di origine irlandese, assassinato per ragioni tuttora oggetto di dibattito. È probabile che il tentato omicidio del 13 luglio fosse un tentativo del Deep State di ripetere quanto avvenuto a Dallas il 22 novembre 1963, ma forse Dio ha altri piani per l’America.

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