di Luigi Cortese

Il governo sta per dare un altro colpo ai diritti dei lavoratori con una nuova legge che permette ai datori di licenziare senza troppe difficoltà. La norma, già approvata alla Camera, consente al datore di lavoro di considerare dimesso un dipendente assente per 15 giorni consecutivi, senza bisogno di fornire prove. In pratica, se un lavoratore non si presenta per qualsiasi motivo, spetterà a lui dimostrare che non si è dimesso volontariamente.

Questo sistema rischia di trasformarsi in un abuso, soprattutto nelle piccole aziende dove spesso le comunicazioni sono informali, come tramite WhatsApp o a voce. Un lavoratore mandato a casa verbalmente potrebbe ritrovarsi dimesso senza volerlo e perdere ogni tutela, come il diritto all’indennità di disoccupazione.

Invece di garantire diritti, il governo sta di fatto rendendo più facile per i datori manipolare la situazione, lasciando i lavoratori più vulnerabili e meno protetti. Una mossa che penalizza i più deboli e aumenta la precarietà, tutto a vantaggio delle aziende.

 

 

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