Un’auto bianca esplode: sembra la scena di un film sugli anni ’90, ma siamo in Ucraina. All’interno dell’auto c’è Andriy Korotkyi, responsabile della sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Si tratta di un attentato rivendicato dai servizi segreti militari ucraini, il Gur. Il motivo? Korotkyi avrebbe collaborato con i russi, che controllano la centrale dall’inizio della guerra. Questo atto viene descritto come una “giusta punizione” per un criminale di guerra, senza alcun processo né possibilità di difesa.
Questo episodio non è isolato: Kiev ha intrapreso una serie di attentati mirati sia dentro che fuori i propri confini, spesso con l’acquiescenza delle cancellerie occidentali. Un esempio è l’omicidio di Dar’ja Dugina, figlia del filosofo pro-Putin Aleksandr Dugin, uccisa in un’autobomba vicino a Mosca nell’agosto 2022. Anche in quel caso, fonti statunitensi avevano confermato il coinvolgimento ucraino, ma l’Occidente, impegnato a sostenere l’Ucraina nella sua “guerra giusta” contro la Russia, non ha criticato l’azione.
Il culmine di queste azioni è stato l’attacco ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, infrastrutture cruciali per l’economia europea, in particolare quella tedesca. Questo attentato ha causato danni non solo alla Russia, ma anche ai rapporti economici tra Mosca e Berlino, con conseguenze globali. In questo caso, l’Ucraina ha oltrepassato i limiti del conflitto bellico, entrando nel campo del terrorismo economico. Eppure l’Occidente, ancora, ha reagito con indifferenza.
L’escalation di attentati presumibilmente organizzati dall’Ucraina solleva interrogativi inquietanti. La giustizia sommaria, l’assenza di processi e l’uso crescente della violenza sono segnali preoccupanti che l’Occidente sembra ignorare o addirittura giustificare. Kiev non combatte più solo contro l’esercito russo, ma prende di mira anche figure politiche, giornalisti e persino civili.
Recentemente, l’Ucraina ha rivendicato azioni anche in Africa, dove ha collaborato con gruppi legati a ISIS e Al-Qaeda per combattere i mercenari della Wagner russa. Questo solleva una domanda ancora più inquietante: l’Occidente è disposto a chiudere un occhio su alleanze controverse purché finalizzate a fermare Mosca?
Continuando a sostenere Kiev con armi e fondi, l’Occidente rischia di alimentare un conflitto che va ben oltre la difesa del territorio ucraino, entrando in una spirale di destabilizzazione globale. Gli attacchi ai gasdotti, gli omicidi mirati e le azioni all’estero non possono più essere considerati semplici episodi di guerra. Sono atti che minano i valori di giustizia e diritti umani che Europa e Stati Uniti dovrebbero difendere.
La domanda è inevitabile: fino a che punto l’Occidente può continuare a sostenere un Paese che adotta metodi così controversi? Un appoggio incondizionato a Kiev rischia di compromettere la credibilità internazionale delle democrazie occidentali, alimentando un conflitto che sembra ormai sfuggito a ogni regola.
Ma ancora non l’avete capito che l’Ucraina come l’Europa è in mano dell’America anzi dei peggiori servizi segreti Americani e alle peggiori organizzazioni e oligarchie militariste Americane che sono gli unici che gestiscono l’economia Americana anche se la stessa economia Americana è ormai in fallimento e presto imploderà, per questo stanno alimentando la guerra in Ucraina ed in Medio Oriente, per arrivare così alla Terza Guerra Mondiale e queste maledette lobby si riprenderebbero così tutta l’Europa ormai in rovina per le spese militari e i pochi resti resti dei popoli Europei.
Questi mafiosi e bestie non riusciranno a bloccare lo sviluppo della Russia ne’ a cambiare l’identità dei popoli o delle singole persone.
Gli USA e Israele non sono gli unici modelli, come potenze o come nazioni.
Queste mafie “diverse”, costituite da vomitevoli soggetti con problemi, non dovrebbero mai trovarsi nei luoghi di comando o nelle istituzioni. Con le loro malattie, perversioni ideologiche e con il loro infantilismo, infatti, hanno contribuito a sanzionare la Russia, avendo nel mirino già altre potenze o superpotenze. Loro sono i principali responsabili della guerra in Ucraina,non Putin!
Bisogna tenere sempre alta la guardia, poiché certi elementi non dovrebbero mai entrare nelle istituzioni e lasciarli, invece, alle loro pagliacciate multicolorate, che nascondono, in realtà, violenza, terrorismo, odio e satanismo.
Esattamemte come la Russia anzi li aggiungiamo anche la censura e la completa assenza di libertà di parola e di stampa, sfido chiunque a dire che non è così ‘ L’escalation di attentati presumibilmente organizzati dall’Ucraina solleva interrogativi inquietanti. La giustizia sommaria, l’assenza di processi e l’uso crescente della violenza sono segnali preoccupanti che l’Occidente sembra ignorare o addirittura giustificare. Kiev non combatte più solo contro l’esercito russo, ma prende di mira anche figure politiche, giornalisti e persino civili’