di Redazione
Dal 1° maggio 2025 i banchi del check-in e le carte d’imbarco stampate Ryanair non saranno più disponibili: sarà tutto digitalizzato tramite app.
Continuano a chiamarla transizione digitale, ma di fatto sarà una transizione verso la disoccupazione e la povertà. Innanzitutto non è chiaro come viaggerà chi non è dotato di smartphone o chi non ha grande dimestichezza con la tecnologia. Queste multinazionali, inoltre, continuano a tagliare i posti di lavoro in favore dell’assurda corsa alla transizione digitale: colossi come Amazon, Twitter ecc hanno già cominciato a sforbiciare i costi colpendo le assunzioni. In questo caso vi sarà un dimezzamento della forza lavoro a terra. Basterà infatti una sola hostess, e non due come ora, a garantire ciò che farà in prevalenza la macchina.
Del resto lo ha scritto Schwab nel suo libro: la quarta rivoluzione industriale prevede un netto taglio della capacità produttiva in favore dell’AI. Chi non comprende che l’intelligenza artificiale provocherà un disastro sociale senza precedenti a tutti i livelli, dall’ambito lavorativo a quello cognitivo, dovrebbe forse cominciare a informarsi e tremare: ad esempio quale posto di lavoro, di questo passo, potrà essere più sicuro? Sveglia.
E poi forse metteranno al posto della donna hostess un trans o un immigrato per dare l’idea che loro difendono l’inclusione….
Uno studio di Goldman Sachs, pubblicato l’anno scorso, ha previsto un considerevole aumento della disoccupazione (300 milioni di posti di lavoro in meno) in tutto il mondo entro il 2030 a causa dell’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nei processi produttivi di beni e servizi. Già oggi, a subire questa trasformazione non sono solo i trasporti e la logistica, ma anche il settore manifatturiero, i servizi contabili e amministrativi, e, in prospettiva, il fenomeno riguarderà anche l’assistenza legale e la professione medica (d’altronde, se il medico deve essere solo un applicatore di protocolli ministeriali, come abbiamo visto durante la psico-pandemia, tanto vale sostituirlo con l’I.A.). Sempre il succitato studio ipotizza una crescita del PIL globale del 7% dovuto alla riduzione dei costi e all’aumento della produttività delle aziende che hanno adottato l’automazione e le tecnologie digitali, ma dimentica di specificare che a beneficiarne saranno gli azionisti e i dirigenti, non certo i lavoratori, sempre più a rischio di licenziamento e quindi sempre meno nella condizione di pretendere miglioramenti salariali.
una volta distrutta la classe media, chi dovrebbe comprare tutti i servizi o cose offerte se il numero di persone in grado di acquistare sarà ridotto?
si ricordino che fu la borghesia impoverita ed esclusa dal potere a fare la rivoluzione in Francia. e fu la stessa che produsse il terrore.