Bill Gates è stato trascinato in tribunale nei Paesi Bassi per i danni legati ai vaccini anti-Covid, insieme all’ex premier Mark Rutte, all’ex ministro della salute Hugo de Jonge e al CEO di Pfizer, Albert Bourla. Nonostante Gates abbia contestato la giurisdizione olandese, il giudice ha respinto le sue obiezioni, stabilendo che il tribunale avesse l’autorità di giudicare anche figure potenti come lui, grazie all’articolo 7 del Codice di Procedura Civile.
Le accuse principali riguardano il coinvolgimento di Gates nella promozione di vaccini che, secondo i querelanti, non erano né sicuri né efficaci, nell’ambito di un presunto progetto globale chiamato Covid-19: The Great Reset. I querelanti sostengono che Gates, attraverso la sua fondazione e la collaborazione con il World Economic Forum e Gavi, abbia ingannato la popolazione mondiale promuovendo questi vaccini, consapevole dei potenziali rischi.
Mentre l’Olanda cerca di fare chiarezza, l’Italia rimane in silenzio, asservita alla narrativa imposta dai poteri forti, ignorando i crescenti segnali di effetti collaterali. Questo processo olandese rappresenta un monito: anche i potenti non sono al di sopra della giustizia. È ora che l’Italia segua l’esempio, indagando su chi ha tratto vantaggio dalla pandemia a scapito della salute pubblica.
Tutto ciò è sintomatico di come parecchi soggetti
abbiano lucrato sulla salute pubblica , mettendo al primo posto ,
non il bene comune , ma il proprio interesse .
Le case farmaceutiche , purtroppo , non sono state da meno , certamente non sono degli enti di beneficienza , ma più di qualcuno , tra noi comuni mortali , ha sempre pensato , che un minimo di filantropia albergasse , recondito , in qualche remoto angolo del loro animo .
La conferma , invece , che il loro cuore è duro come pietra è venuta in questi mesi e, la riconferma , se mai ce ne fosse stato bisogno , è arrivata qualche giorno fa dagli Stati Uniti , dove la nota casa farmaceutica Moderna è stata oggetto di una class action .
La società del Delaware , con sede a Cambridge , nel Massachusetts , è stata trascinata in giudizio , presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti del distretto del Massachusetts , niente meno che dai propri azionisti , capeggiati da Mason Wentz , con tanto di richiesta a seguito , niente meno , di un processo con giuria ( caso numero 24 ,cv . 12058 ) , contro Moderna , nella figura di James M . Mock , direttore generale , e di Stephen Hoge ,presidente della società , che deve rispondere , davanti ad un giudice , di aver diffuso , a proposito di un suo vaccino , dati contrastanti e non veritieri e , di aver provocato per questo, prima un deprezzamento , in borsa , delle proprie azioni , e poi un netto calo di esse , danneggiando , così di conseguenza , i suoi azionisti .
Le azioni , dopo un iniziale calo tecnico ( non del tutto trascurabile ) , sono scese ulteriormente , in un breve lasso di tempo , da 142 dollari e 15 centesimi (cadauna ) , del 31 maggio 2024 , alla quotazione di 122 dollari e 15 centesimi (cadauna) del 26 giugno 2024 .
Il vaccino incriminato e reo di questo tonfo in borsa è quello prodotto per prevenire gli effetti patologici alle vie aeree inferiori , causati dal virus respiratorio sinciziale (RSV) che può affliggere , in maniera alquanto grave , alcuni soggetti particolarmente fragili di età superiore ai 60 anni .
Il vaccino mRESVIA ( m RNA – 1345 ) era stato testato e presentato dalla Moderna con un’efficacia , certificata , dell’83,7% . Però , non molto tempo dopo , in un comunicato ufficiale , indirizzato al comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione del Center for Disease Control and Preservation , il ritrovato vaccinale vantava , stranamente , un’efficacia del 78,7% . Ma , purtroppo , il balletto delle cifre non era del tutto finito qui , infatti , nella relazione finale , i laboratori Moderna , asserivano che il vaccino era soggetto , per cause naturali , ad un fisiologico calo della sua efficacia e , che pertanto , quella effettiva e reale si attestava tra il 50,3% ed il 49,9% . Il danno , così , era stato fatto , non solo ai poveri anziani , che dopo essersi imbottiti di un vaccino inutile e , forse anche dannoso (a causa dei suoi effetti collaterali) si ritrovavano a letto con una grave polmonite o con una severa bronchiolite , accompagnata da tosse persistente e dispnea , ma anche agli azionisti , che con la caduta delle azioni Moderna , in borsa , si ritrovavano con un pugno di mosche in mano e con una inevitabile ed incontenibile gioia (si fa per dire) da condividere e rigettare sui vertici della casa farmaceutica .
L’imprenditore informatico William Henry Gates III (Bill per gli amici), principale fondatore della Microsoft Corporation, è uno dei massimi artefici della finanziarizzazione della salute. Con la sua Fondazione – dietro la facciata filantropica della beneficienza (esentasse e deducibile dai redditi), utile a guadagnarsi il favore dell’opinione pubblica – crea strumenti finanziari legati al settore della salute, e riceve sovvenzioni private e consistenti finanziamenti pubblici.
Ebbene, già prima dell'”Operazione Coronavirus”, il signor Gates è stato un accanito promotore di campagne vaccinali antipolio che, lungi dal debellare la poliomielite, hanno provocato focolai di poliovirus di derivazione vaccinale in varie zone dell’Africa e dell’Asia (persino l’OMS ha dovuto ammettere che la maggior parte delle paralisi da polio sono state causate dalle campagne finanziate da Gates). In particolare, alcuni medici indiani hanno scritto sulla rivista accademica “Indian Journal of Medical Ethics” che il programma vaccinale di mister Gates contro la polio ha causato in India quasi 50.000 casi in più di paralisi in bambini di età inferiore a un anno. Parliamo di bambini che stavano bene e che ora sono paralizzati, e lo resteranno per il resto della loro vita! Robert F. Kennedy Jr e il suo staff di medici hanno calcolato quasi mezzo milione di casi di paralisi attribuite ai vaccini tra il 2000 e il 2017 in India… Ma per le autorità sanitarie indiane non c’è “nessuna correlazione” (espressione che abbiamo sentito migliaia di volte riguardo alle reazioni avverse provocate dagli pseudo-vaccini anticovid). E quindi il vecchio Bill non ha avuto alcuna grana giudiziaria.
Ma la furia vaccinista del filantrocapitalista non si placa e si coniuga con un’altra sua fisima: l’ossessione malthusiana di voler ridurre a tutti i costi la popolazione umana. Nel 2014 la Bill & Melinda Gates Foundation finanzia una campagna vaccinale condotta dall’OMS e dall’UNICEF contro il tetano diretta alle donne in Kenya. Perché solo alle donne? Il tetano non fa mica discriminazioni sessuali! L’Associazione Medici Cattolici del Kenya s’insospettisce e fa analizzare i vaccini. Si scopre che contengono la subunità Beta HCG. Questa sostanza, combinata con il vaccino antitetanico, diventa un vaccino contro la gravidanza. Ora, sterilizzare delle donne contro la loro volontà è chiaramente un crimine. Ma l’OMS ha fatto quadrato attorno al suo principale finanziatore privato, ha tentato di screditare le analisi di laboratorio e ha insinuato che i medici, poiché cattolici, forse erano mossi da pregiudizi ideologici… Risultato: Bill Gates l’ha fatta franca anche stavolta.
E arriviamo alla vicenda Covid-19 e sieri a mRNA che lo vede alle prese con la magistratura olandese. Certo, questa volta dovrà rispondere in tribunale… ma qualcuno crede che i querelanti avranno giustizia? Secondo me, saranno fortunati se il giudice non gli addebiterà anche le spese legali della controparte… E, in ogni caso, il miliardario con la grande passione per i vaccini ne uscirà pulito.
Complimenti a Massimo e Luciano , commenti molto
belli e interessanti !