di Luigi Cortese (Foto X)
Cresce la tensione in Ucraina, ma gli Stati Uniti sembrano applicare due pesi e due misure. Il Segretario della Difesa, Lloyd Austin, ha espresso “profonda preoccupazione” per l’arrivo di 10.000 soldati nordcoreani a sostegno della Russia in Ucraina orientale, definendo la presenza di truppe estere filo-russe una “grave violazione” degli accordi ONU. Tuttavia, proprio gli USA e la NATO operano in Ucraina da anni, inviando armi e consiglieri militari senza esitazioni.
Mentre gli Stati Uniti etichettano l’intervento nordcoreano come una minaccia alla pace, trascurano il fatto che il loro stesso coinvolgimento ha contribuito ad alimentare il conflitto. Da tempo, infatti, l’Occidente sostiene Kiev con fondi e supporto militare, allontanando la possibilità di negoziati e trasformando l’Ucraina in un fronte di guerra per procura contro la Russia.
Questa doppia morale evidenzia come, per gli Stati Uniti, il vero obiettivo sia mantenere la propria influenza nella regione, anche a costo di aumentare il rischio di escalation, con l’Ucraina che resta al centro di un gioco di potere globale.
La Russia ha siglato recentemente un accordo di partenariato strategico globale con la RPDC (Repubblica Popolare Democratica di Corea) che, all’articolo 4, recita: “Se una delle Parti subisce un attacco armato da parte di uno o più Stati e si trova quindi in uno stato di guerra, l’altra Parte fornirà immediatamente assistenza militare e di altro tipo con tutti i mezzi a sua disposizione”. Gli attacchi di Kiev in profondità nel territorio russo – attacchi che peraltro non sarebbero stati possibili senza il supporto del personale militare dei Paesi della NATO – rientrano proprio nel caso previsto dal citato articolo. Dove sarebbe quindi la “grave violazione” degli accordi ONU? Anzi, quello che rilevo è il ritardo nella formalizzazione del partenariato strategico tra la Federazione Russa e la Repubblica Islamica dell’Iran, visto il rischio concreto di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti negli attacchi israeliani contro l’Iran subito dopo lo svolgimento delle elezioni presidenziali statunitensi.
La verità è che gli USA non sopportano l’idea che possa nascere un’organizzazione speculare alla NATO come quella che Putin sembra stia mettendo in piedi con i Paesi suoi alleati, a cominciare, per ora, dalla Corea del Nord.
In fondo, gli Stati Uniti farebbero quasi tenerezza se la mafia finanziaria ebraica e filo-sionista che li domina non facesse così tanti danni in tutto il mondo. Assomigliano alla matrigna di Biancaneve e come lei ogni giorno interrogano lo specchio: “Specchio delle mie brame, chi è il più potente del reame?”… e vivono nel terrore che un giorno lo specchio gli risponda: “La Russia”.
Si rompe lo specchio della strega tanto che è pure brutta
La Russia ha siglato recentemente un accordo di partenariato strategico globale con la RPDC (Repubblica Democratica Popolare di Corea) che, all’articolo 4, recita: “Se una delle parti subisce un attacco armato da parte di uno o più Stati e si trova quindi in uno stato di guerra, l’altra parte fornirà immediatamente assistenza militare e di altro tipo con tutti i mezzi a sua disposizione”. Gli attacchi di Kiev nel territorio russo – attacchi che peraltro non sarebbero stati possibili senza il supporto del personale militare dei Paesi della NATO – rientrano proprio nel caso previsto dal citato articolo. Dove sarebbe la violazione degli accordi ONU? Anzi, quello che rilevo è il ritardo nella formalizzazione del partenariato strategico tra la Federazione Russa e la Repubblica Islamica dell’Iran, visto il concreto rischio di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti negli attacchi israeliani contro l’Iran subito dopo lo svolgimento delle elezioni presidenziali statunitensi.
Tornando alle truppe nordcoreane, credo comunque che queste saranno impiegate da Mosca per presidiare parte dei vastissimi confini della Russia, non per fare una guerra all’Ucraina che i russi hanno praticamente già vinto. Il fatto è che gli occidentali vogliono approfittare di questa notizia per consentire agli ucraini l’utilizzo di armi a lunga gittata. Gli americani hanno detto chiaramente che, qualora ci fossero prove del coinvolgimento di militari nordcoreani nei combattimenti, loro darebbero l’autorizzazione a Kiev all’uso dei missili da crociera per colpire in profondità il territorio russo senza alcuna limitazione. Ci troviamo quindi difronte ad un pretesto per alzare il livello dello scontro, probabilmente perché il fronte ucraino in Donbass sta letteralmente crollando.
La verità è che gli Usa non sopportano l’idea che possa nascere un’organizzazione speculare alla NATO come quella che Putin sembra stia mettendo in piedi con i Paesi suoi alleati, a cominciare, per ora, dalla Corea del Nord.
In fondo, gli Stati Uniti farebbero quasi tenerezza se la cupola finanziaria ebraica e filo-sionista che li domina non facesse così tanti danni in tutto il mondo. Assomigliano alla matrigna di Biancaneve e, come lei, interrogano lo specchio: “Specchio delle mie brame, chi è il più potente del reame?”… e vivono nel terrore che un giorno lo specchio gli risponda: “La Russia”.