Dopo il riconteggio dei voti, la Georgia conferma la vittoria del partito filorusso “Sogno Georgiano” nelle elezioni parlamentari del 26 ottobre, nonostante le accuse di brogli e manipolazioni. In prima linea contro il risultato, la presidente Salome Zourabichvili e forze politiche contrarie, che hanno denunciato influenze russe e promosso proteste di massa. Tuttavia il riconteggio ha smentito le ipotesi di irregolarità sostanziali, evidenziando solo minime discrepanze e puntando i riflettori su presunti tentativi di destabilizzazione orchestrati dal deep state per sovvertire il voto popolare.
Sogno Georgiano trionfa contro il deep state: confermata la vittoria
da | Nov 2, 2024 | dal Mondo, Evidence | 6 commenti
Contentissima ,almeno i georgiani si sono salvati dalle mani “sporche “ di UE e USA ! Auguri per un buon Governo e complimenti !
Sì, bisogna fare un applauso ai georgiani che col loro voto hanno respinto le mortifere sirene occidentali. Nelle urne il popolo georgiano ha detto no alla guerra contro la Russia, no ad autolesionistiche sanzioni, sì a un partito che negli ultimi mesi ha adottato una legge che limita l’influenza delle Ong straniere – veri centri operativi per la destabilizzazione dei governi invisi all’Occidente – e una legge che vieta la propaganda lgbt e il matrimonio omosessuale.
Spero che il “sogno georgiano” si diffonda!
il problema è la presidente georgiana con doppio passaporto,visto che in precedenza era l’ambasciatore di uno stato straniero,membro della nato( la Francia x la cronaca) in Georgia, ed è quella che dichiarava le elezioni non valide per brogli,( ovviamente non aveva vinto la sua parte politica). in un paese appena normale o la espellerebbero togliendolo la cittadinanza dopo averla fatta decadere dalla carica o la metterebbero in galera. situazione seria. ma ridicola.
Beh, in Italia potrebbe avere una luminosa carriera politica nel PD.
noi non siamo un paese normale.vedi art. successivo a proposito di alluvione in Spagna.noi siamo il paese dove franza o spagna purché se magna ( in tutti i sensi,anche metaforici).in questo caso,franza.
Un’altra janara che si lamenta delle elezioni