di Luigi Cortese

Il decreto sui “Paesi sicuri”, voluto dal governo Meloni per arginare le decisioni dei giudici sui migranti, non solo è inefficace, ma aggrava il conflitto tra il diritto nazionale e quello europeo. Secondo il comitato della legislazione del Senato, i giudici continueranno a disapplicare la norma italiana in favore di quella UE, alimentando il contenzioso invece di risolverlo.

Sorprende che il parere critico del comitato sia stato approvato all’unanimità, anche con il voto di senatori della maggioranza, segno che il decreto è considerato insostenibile persino dai suoi sostenitori. Nonostante ciò, il governo resta immobile, alimentando una retorica pericolosa contro i giudici e aggravando le tensioni con l’Europa.

Con queste scelte a pagare sono i cittadini, che vedono uno Stato incapace di rispettare le regole, e i migranti, vittime di politiche inefficaci. Ignorare il diritto porta solo disordine: è tempo di cambiare rotta.

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