di Mattia Taricco (foto: dal video online)
La notte di San Silvestro a Milano, così come in altre città d’Italia, ha portato anche quest’anno amare sorprese. Scene a cui purtroppo assistiamo di anno in anno e che diventano via via sempre più gravi, mentre i nostri talk show e organi di informazione discutono principalmente dei botti e delle feste vietate.
Stiamo parlando dello spropositato aumento delle violenze da parte dei cosiddetti “maranza“, termine ormai in voga, che sta a indicare i giovani immigrati di seconda o terza generazione, in maggioranza nordafricani, che spopolano sui social e videoriprendono le loro attività, in larga parte criminali, nella quasi più totale impunità. Misoginia, razzismo anti italiano e cultura della violenza che diventano esempi per i più giovani, ormai tenuti distanti da guide e giuste bandiere.
In uno dei tanti video relativi a Piazza Duomo a Milano, per esempio, vediamo un gruppo di giovani col volto coperto che sale sui monumenti esponendo bandiere di paesi africani al grido “f**** l’Italia”, “f**** gli italiani”, lanciando oggetti sulla folla. Il bilancio della serata è imbarazzante: 50 daspo e 93 identificazioni, che, come sempre, serviranno solamente a dare lavoro inutile alle forze dell’ordine senza conseguenze per i soggetti in questione. Tutto ciò inserito perfettamente all’interno del provvedimento per le cosiddette “zone rosse” del governo, la cui utilità pare vicina allo zero. Il caso di Milano viene ripetuto in molte altre città d’Italia, come Riccione o Rimini, dove si verificano veri e propri ritrovi allo scopo di creare disagio, se non peggio, e nei quali tristemente le vittime principali sono poi le ragazze, molto spesso importunate, se non peggio.
C’è da porsi un interrogativo importante sulla questione: davvero l’integrazione culturale risolverà il problema o semplicemente non esiste integrazione per chi non vuole essere integrato? Lasciamo ai lettori la risposta, invitando al contempo i pochi ancora in piedi, a non chinare la testa ai soprusi.
Difendiamo soltanto i nostri popoli, soprattutto contro chi augura la morte alle persone perbene, anche durante la notte…Il vero volto dei “diversi”… Ormai si è toccato un livello di criminalità, normale e non convenzionale senza precedenti nella storia. Combattiamo contro tutte le sette, organizzazioni, palesi ed occulte, cooperative e mafie simbolo della frammentazione sociale a cui stiamo assistendo, le quali sono causa e conseguenza dell’emergenza sociale che riguarda la nostra società.
L’integrazione è una parola bruttissima. È stata inventata proprio al fine di creare la società multiculturale. Ha anche le sue conseguenze, come dimostrano gli avvenimenti di cronaca. Si deve essere contro l’immigrazione ideologica, senza se e senza ma, senza giri di parole. Qualcuno dice immigrazione illegale, come è capitato anche a me, ma anche qui c’è un sorvolare sulle parole. Bisogna avere il coraggio di opporsi all’immigrazione come ideologia. Dobbiamo preservare le etnie autoctone dei Paesi europei. Tutto comincia con il pensiero,poi prosegue attraverso il pragmatismo di politiche economiche, che sostengano la famiglia naturale e l’individuo si dal concepimento. Bisogna abbattere le resistenze mentali, che hanno cercato di inculcare indirettamente dentro di noi, e difendere le nostre razze o identità, così come loro difendono le razze dei cani o degli animali,anche con estrema disinvoltura. Nulla vi è di male nel voler preservare le nostre identità, intese anche come persone bianche e cristiane. Quando parlano in televisione di tribù scoperte in Amazzonia, loro le difendono e ne esaltano l’unicità. Anche noi abbiamo il diritto di esprimere supporto ad una preservazione dei nostri popoli, e questo non significa odiare altre nazioni o esprimere odio. Alcuni dei luoghi, che hanno avuto a che fare con i recenti fatti di cronaca sono contesti di forte disagio e degrado. Parrocchie, come da me denunciato, ed in simbiosi con ambienti esterni alla Chiesa e legati ad ambiti lgbt, pacifisti ed immigrazionisti, avevano organizzato, proprio in una delle città dove accaduto un recente fatto di cronaca, feste per l’incontro dei popoli, dove venivano, e lo riscrivo, cantate nelle piazze canzoni a sfondo pedofilo, le quali rappresentavano l’uso delle bambine minorenni nell’accogliere gli immigrati di colore. Le canzoni erano cantate da un immigrato di colore con la voce cupa, riferendosi alla bambina come “caramella”. In altre canzoni, vi era un riferimento alle parti del corpo delle bambine. Queste feste di piazza portavano voti ed alimentavano un giro di business diviso tra partiti politici alla dirigenza della città, le organizzazioni legate alle parrocchie, tra cui cooperative immigrazioniste dedite ad una propaganda in funzione dei cosiddetti “diversi”, criminalità locale, di cui la maggior parte, costituita da soggetti forestieri, italiani e stranieri,ed altri ambienti ideologici, sempre dediti alla propaganda dei “diversi”. La stessa zona della parrocchia in questione, luogo di ritrovo di tutti i delinquenti, in passato, era diventata oggetto di indagini da parte della Guardia di Finanza, per aver trovato droga. Sono delinquenti che possono essere usati da chiunque, anche come manovalanza ideologica. Proprio l’estate scorsa la gente chiamava i carabinieri,poiché un gruppetto di maranza o delinquenti usavano disturbare appositamente la quiete fino a tarda notte con motorini e scooter truccati, con impennate e scorribande. Carabinieri e Stato quasi sempre assente.
Stiamo man mano perdendo, forse abbiamo già perso, il senso della nostra identità, della nostra appartenenza a una comunità nazionale. E non mi riferisco solo alla classe politica, ma proprio alla gente comune, che alle nostre caratteristiche etniche, alle nostre tradizioni, alla nostra cultura e addirittura alla nostra religione non dà più alcuna importanza. Assecondare l’invasione immigratoria, regolarizzare sistematicamente i clandestini e facilitare le acquisizioni della cittadinanza italiana da parte di cittadini non comunitari (nel 2023 sono state oltre 196mila, stabili rispetto all’anno precedente e in crescita rispetto al 2021) vuol dire stravolgere la nostra identità nazionale in un quadro socio-culturale in cui nessuno la vuole difendere se non gruppi sparuti, politicamente irrilevanti.
Stando così le cose, nessuno realisticamente può pensare che le tendenze in atto cambieranno, a meno che non si verifichi un evento catastrofico e imprevedibile, uno shock nazionale talmente forte e profondo da ribaltare le mentalità e invertire quel che sembra un inevitabile corso degli eventi.
Appena riesco a registrare la risata artificiale della psicopatica della notte, la pubblico su internet attraverso un link esterno, in maniera tale da far sentire a tutti come agisce un gruppo settario di maniaci, che, tra le altre cose,ha un odio viscerale contro Forza Nuova e fanno i dispetti per i commenti lasciati sul sito. Uomini e omuncoli sono due cose differenti.