di Redazione
In questi giorni circola sui social un video dell’economia sionista Jeffrey Sachs. Nel video accusa l’ex presidente degli Stati Uniti Obama di aver armato i jihadisti in Siria nel tentativo di rovesciare il governo di Bashar Assad. Nel suo mirino anche l’invasione dell’Iraq del 2003 di Bush e l’accusa a Netanyahu di aver spinto Bush a lanciare la guerra ventennale e a spingere l’intervento degli Stati Uniti in Siria e Iran.
“Sta ancora cercando di farci combattere contro l’Iran oggi, questa settimana”, dice Sachs alla fine della clip. “È un figlio di p***a profondo, oscuro… perché ci ha trascinati in guerre infinite”.
Trump ha pubblicato la clip sulla sua piattaforma Truth Social martedì senza però aggiungere commenti. Da quello che è trapelato, Trump, grandissimo sostenitore sionista, tanto da spostare l’ambasciata Usa a Gerusalemme Ovest, nel recente passato ha litigato con Netanyahu. Come riporta Infowars l’accusa sarebbe stata le troppo frettolose congratulazioni a Biden dopo il golpe del 2020: “Mi piaceva Bibi. Mi piace ancora Bibi. Ma mi piace anche la lealtà”, ha detto Trump ad Axios nel 2021, usando un soprannome per il primo ministro israeliano. “La prima persona a congratularsi con Biden è stata Bibi. E non solo si è congratulato con lui, ma lo ha fatto su nastro”, ha continuato Trump, aggiungendo: “Non gli ho più parlato da allora. F**** lui”.
Nonostante gli ultimi contatti, l’israeliano non parteciperà alla cerimonia di insediamento di Trump il 20 gennaio ma allo stesso tempo ha avvertito: se Hamas non libera gli ostagi prima di quel giorno “ci sarà l’inferno in Medio Oriente” .
Gli eventuali scazzi fra Trump e Netanyahu non cambiano il fatto, ben più significativo, che la nuova Amministrazione USA assomigli a un nuovo Sinedrio: tutti i suoi membri sono estremisti filo-israeliani sponsorizzati dalla lobby sionista AIPAC (American Israel Public Affairs Committee). Emblematica una recente dichiarazione del prossimo segretario alla Difesa Pete Hegseth: “il sionismo e l’americanismo sono la prima linea della civiltà occidentale” (beh, allora stiamo a posto…).
Molto rilevante è invece l’ostilità che Trump nutre nei confronti di quella fogna a cielo aperto che è l’Unione Europea, un covo di tecnocrati che utilizzano il proprio potere per tappare la bocca ai dissidenti, che non hanno nessun rispetto del mandato democratico (come si è visto in Romania con l’annullamento della vittoria elettorale di Georgescu), che danno carta bianca a gentaglia come il ceo di Pfizer Bourla o come i “filantrocapitalisti” Soros e Bill Gates.
La speranza è che cavallo pazzo Donald (a prescindere da quelle che possono essere le sue motivazioni) contribuisca a disarticolare l’UE, primo passo verso la libertà dei popoli europei. Il secondo, la fine della NATO.