Roberto Fiore, all’alba di due giorni che saranno, secondo il leader italiano, un “terremoto politico” e poco prima di iniziare le riunioni con i rappresentanti di stati Europei e del Vicino Oriente, ha dichiarato: “In linea con la tesi di Lucio Caracciolo, chiedo al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che vengano immediatamente pubblicati le leggi segrete che ammorbano l’Italia dal 1945, limitando la nostra sovranità. Mi riferisco a leggi quali “La circolare Trabucchi” (di cui riferisce Rino Formica in un articolo del Corriere della Sera del 07 luglio 2019) che di fatto legano l’Italia ad accordi segreti ed umilianti”.
Fiore (FN): “Trump desecreti i trattati nascosti che legano USA e Italia”
da | Gen 25, 2025 | Politica | 7 commenti

Rino Formica affermò che , in una riunione
in cui c’erano , tra gli altri , Andreotti , Spadolini , Craxi e , ovviamente , lo stesso Formica , in uno scambio di battute a proposito della sovranità limitata del nostro Paese , Andreotti disse : “La sovranità limitata è un problema sempre aperto , un problema antico . La sovranità limitata con l’America noi l’abbiamo sancita con un atto amministrativo : la circolare Trabucchi” .
In effetti Giuseppe Trabucchi , nel giugno del 1960 durante i fatti di Genova , con il governo Tambroni , accettò una richiesta degli americani , evidentemente , molto preoccupati , che ottennero con una circolare del ministro delle Finanze , che negli uffici doganali delle basi americane in Italia , i doganieri italiani venissero sostituiti con quelli statunitensi . Di lì passò tutto l’armamento in Italia . Passò attraverso le basi militari americane . Tutto entrava e usciva . E la circolare Trabucchi non fu mai abolita .
Se queste parole corrispondessero a verità , sarebbero l’ennesima riconferma (semmai ce ne fosse stato bisogno) della totale sudditanza del nostro Paese verso gli Stati Uniti , sudditanza che , sicuramente , ce l’hanno imposta , volenti o nolenti , ( si veda il mio commento all’articolo di Gloria Callarelli , del 24 dicembre 2024 , “intervista ad Harnwell”) , ma altrettanto sicuramente , moltissimi politici italiani , del remoto e del recente passato , l’accettarono e , l’hanno accettata e , verosimilmente , nonostante ciò , continuano ancora ad accettarla , proni e lieti .
L’apertura degli archivi statunitensi darebbe sicuramente, a quelli che certe cose le sapevano già da un pezzo, la soddisfazione di poter sbattere dei documenti ufficiali in faccia a chi dava loro del “complottista”, ma non credo che questo provocherebbe alcun terremoto politico. Quello che manca agli italiani non è tanto la consapevolezza di essere sudditi (non solo degli Stati Uniti, ma anche e soprattutto di un’Europa germanocentrica), quanto piuttosto l’anelito all’indipendenza nazionale, quel fremito di indignazione che, più di due secoli fa, faceva dire all’Alfieri: “Schiavi or siam, sì, ma schiavi almen frementi”.
Oggi, però, con il ritorno di Trump alla Casa Bianca e la vittoria della Russia nella guerra in Ucraina, si apre una finestra di opportunità irripetibile per tutti quelli che vogliono uscire dalla gabbia dell’Unione Europea e dalla sua disfunzionale moneta unica. Consapevoli che solo una forte fibrillazione internazionale può far crollare i palazzi del potere dell’euroburocrazia, è necessario inserirci nelle contraddizioni dell’imperialismo americano per recuperare alcuni spazi di sovranità che ci sono stati sottratti con l’inganno.
Quando Trump ha accolto la premier Meloni a Mar-a-Lago, le ha dato la missione, non di mediare tra USA e UE, ma di destabilizzare l’UE e di allinearsi a Orban e Fico, che hanno già iniziato l’importante lavoro di attacco al cuore marcio di Bruxelles. Se il capo del Governo Italiano, che ha eseguito fedelmente gli ordini di Biden, farà altrettanto con quelli di Trump (anche il servilismo, per l’eterogenesi dei fini, può tornare utile…), ci sono buone probabilità di veder crollare il fatiscente edificio dell’Unione Europea, a tutto beneficio del popolo italiano e dei popoli europei.
Scusa ,Massimo ,ho sbagliato nome con Marco ! Comunque ancora bravo
Caro Marco ,spero che tutto ciò che hai argomentato si avveri ! Bravo ,perfettamente in accordo con te !
mah,dei contentini non rimuovono i dubbi lasciati dal richiamo a mckinley e all’eccezionalismo usa.
Ho letto libri che si studiano nelle università cinesi e scritti da professori cinesi. Dagli strateghi cinesi l’Unione Europea non fu altro che una alleanza militare tra Francia e Germania, le due potenze economiche e militari del continente europeo e sotto l’ombrello strategico, militare e politico di Londra e Washington. Le lobby esterne all’Europa si limitano semplicemente ad usare le caratteristiche interne del Paesi europei come architettura da usare a modo di marionette. L’Italia ha una funzione geografico-militare, nel senso che viene usata come piattaforma nel Mediterraneo. Chi controlla la Penisola, controlla il Mediterraneo,specialmente ai tempi dello scontro NATO-Patto di Varsavia. Quindi, abbiamo potenze economiche e militari, in primis Francia e Germania, e poi necessità soprattutto geografiche e strategiche.
Oltre a ciò, sarebbe bene approfondire i legami tra mafie, ed i collegamenti che queste hanno o hanno avuto, specie in passato e durante “l’età dell’oro” della mafia, con gruppi presenti all’estero ed in Italia contemporaneamente. Che ruolo hanno avuto, se lo hanno avuto, dai tempi dello sbarco americano in Sicilia o nella preparazione di questo e della politica dei decenni successivi. Esiste ed è esistita una mafia ebraico-americana, cioè una “jewish-italian” mafia. Guarda caso, molti dei più importanti personaggi mafiosi e latitanti di cui si parla nelle trasmissioni televisive hanno proprio i parenti in USA. Questi parenti sono legati a quei “sindacati mafiosi”, cioè quelle organizzazioni mafiose create in USA, e che videro l’alleanza e la collaborazione di mafia ebraica, mafia italian ed altre diramazioni di organizzazioni criminali.
Un caso simile possiamo scorgerlo ed osservarlo ora in alcuni Paesi dell’America Latina, dove viene sempre più allo scoperto l’attività delle mafie ebraiche, che operano e che hanno operato in questi Paesi. Basta fare delle ricerche su internet. Delle alleanze ed organizzazioni ebraico mafiose non sentirete mai parlare Roberto Saviano, che ha fatto dell’anticamorra un business. Di quelle lui non parla.
Si dice che queste organizzazioni abbiano avuto un ruolo dalla Seconda Guerra Mondiale in poi, ma anche prima. Attualmente opera la mafia Israeliana in Colombia (qui sono stati arrestati soldati Israeliani che trafficavano bambini per turisti provenienti da Israele), Argentina, Messico e in altri Paesi sudamericani.
Per quanto riguarda i patti mafiosi in USA, tra mafia ebraica ed esponenti della mafia italiana, alcuni di questi con cognomi ebraici, compresi gli stessi parenti latitanti oggi e che si dice nei giornali o in televisione essere fondatori, esponenti o legati ad organizzazioni massoniche.
La sovranità dell’Italia dovrà portare necessariamente legalità.
La mafia ebraica fondo’ all’epoca il cosiddetto “sindacato ebraico” o “kosher nostra”, un patto tra mafia ebraica e mafia italiana. Oggi la mafia ebraico-italiana ha legami con tutte le organizzazioni criminali e mafiose presenti sul territorio nazionale, compresa la camorra. Quindi, se gli esponenti politici, come da evidenze giudiziarie, anche recenti, hanno o hanno avuto legami con latitanti, significa che la politica è stata ed è strettamente legata alla mafia, quindi alle organizzazioni criminali e viceversa. Queste organizzazioni criminali o politico-criminali sono lesive della sovranità politica, militare ed economica dell’Italia e sono il riflesso di quella che è la subordinazione dell’Italia agli Stati Uniti. Qualcuno potrebbe pensare, a questo punto, che la politica americana sia una cosa e le mafie un’altra cosa…
In realtà, i casi di cronaca, come Epstein, la punta dell’icebearg, dimostrano il contrario. Nel frattempo sono usciti i casi di Pdiddy, che hanno sempre la stessa matrice…