La nomina di Robert F. Kennedy Jr. come Segretario alla Salute della nuova amministrazione Trump potrebbe rappresentare un punto di svolta nella lotta contro l’establishment politico e il cosiddetto Deep State. Tuttavia, il percorso verso la conferma si sta rivelando tortuoso a causa delle forti opposizioni che si stanno moltiplicando sia all’interno del Partito Repubblicano che tra i Democratici.
L’attacco dall’interno: il ruolo di Caroline Kennedy
La figura di Kennedy Jr. è da tempo controversa, specialmente per le sue posizioni sui vaccini e sulla regolamentazione farmaceutica. Il malcontento nei suoi confronti non si limita ai soliti oppositori politici, ma arriva persino dalla sua stessa famiglia. Caroline Kennedy, figlia dell’ex presidente John F. Kennedy, ha espresso una dura condanna nei suoi confronti, definendolo un “predatore” in una lettera inviata ai senatori incaricati di valutare la sua nomina. Nel video pubblicato sui social, Caroline afferma che suo cugino “ha travisato, mentito e imbrogliato per tutta la vita” e lo accusa di aver influenzato negativamente altri membri della famiglia, portandoli sulla strada della dipendenza da droghe e alcol.
Non solo: Caroline Kennedy sostiene che Kennedy Jr. abbia costruito la sua carriera sulla disinformazione scientifica e sulla paura, accusandolo di aver guadagnato notorietà attraverso le sue posizioni controverse sui vaccini. La sua campagna contro di lui sembra essere parte di una più ampia strategia per impedire che un outsider come Kennedy Jr. possa rovesciare le dinamiche di potere consolidate.
Un uomo contro il sistema
Se da un lato Trump ha scelto Kennedy Jr. per la sua visione anticonformista e la sua volontà di riformare radicalmente il Dipartimento della Salute, dall’altro la sua nomina ha suscitato una reazione feroce da parte dell’establishment. Il New York Post, il Wall Street Journal e importanti gruppi conservatori si sono uniti nel criticare la decisione del presidente, descrivendo Kennedy Jr. come un rischio per la salute pubblica.
Le principali accuse contro di lui riguardano le sue posizioni sui vaccini e la sua intenzione di riformare i finanziamenti alla ricerca biomedica, minacciando così gli interessi economici di potenti lobby. L’American Public Health Association e un gruppo di oltre 15.000 medici hanno firmato una lettera aperta denunciando la sua nomina come “sconsiderata“.
L’ultima battaglia per Kennedy Jr.
Con il voto imminente al Senato, la sua conferma rimane incerta. Alcuni senatori repubblicani, tra cui Mitch McConnell, Susan Collins e Lisa Murkowski, hanno espresso forti perplessità. Se anche un solo repubblicano si unisse ai democratici nel respingere la sua nomina, Kennedy Jr. rischierebbe la bocciatura definitiva.
Tuttavia, i suoi sostenitori vedono in lui un simbolo di rottura con il passato, un uomo capace di sfidare il sistema e combattere il potere consolidato del Deep State. La sua battaglia potrebbe segnare un punto di svolta nella politica americana, aprendo la strada a un futuro in cui le lobby e le elite di Washington non dettino più legge indisturbate.
La prossima settimana sarà cruciale: se Kennedy Jr. riuscirà a ottenere la conferma, potrebbe iniziare un processo di smantellamento delle strutture di potere che da decenni controllano la politica sanitaria degli Stati Uniti. Se invece verrà bloccato, sarà un segnale chiaro che il Deep State ha ancora la capacità di difendere i propri interessi a tutti i costi.
Come accade con le malattie, a nulla serve togliere le pustole, se il problema è sistemico. In realtà, una cosa è affermare qualcosa sui vaccini o i big pharma, un’altra cosa, sono i fatti. I big pharma, cioè le gandi aziende farmaceutiche che fanno i profitti con i vaccini sono prima di tutto aziende private. Queste aziende private del contesto sanitario appartengono allo stesso insieme delle agenzie di assicurazioni sanitarie. I big pharma e le assicurazioni sanitarie sono uno dei pochi settori che in USA hanno avuto maggiori profitti negli ultimi anni. Non mi aspetterei nulla da un politico, che fa il portavoce di aziende assicurative americane, dicendo che gli americani vorrebbero fare più assicurazioni sanitarie, ma guadagnano 24.000 dolari all’anno. Dopo tutto quello che e successo, anche negli ultimi mesi, proprio riguardante il problema delle assicurazioni sanitarie in USA, di sicuro, fare da scudo alle aziende assicurative non è la cosa opportuna. Molte di queste aziende, la maggior parte, quasi tutte, o, forse, proprio tutte, sono guidate da ebrei,i quali lucrano con la vita altrui, e, magari, spacciando discorsi affaristici con discorsi filantropici, proprio come quello di Kennedy Jr sulle assicurazioni sanitarie e i poveri che guadagnano 24.000 dollari all’anno. Siamo in realtà di fronte ad alcuni giocolieri legati al mondo degli affari, che, da una parte, danno l’idea di fare 5 cose buone, per la nazione, dall’altra ritorna il solito squallore ed ambiguità gattopardesca con una buona dose di falso hollywoodismo del cambiamento. Vedrete, che, alla fine, la sostituzione etnica continuerà in USA, con una élite imprenditoriale sempre più multi razziale con figli di famiglie abbienti, che studieranno nelle università da 50.000 dollari all’anno, e, dall’altra, la sempre più emarginazione dei proletari bianchi, i quali verranno sempre più sostituiti, in processo di tempo, fino a renderli definitivamente irrilevanti, sia politicamente e che socialmente. Il business apre sempre la strada al neoliberalismo estremo e laddove lo Stato viene ridotto sempre di più a non evere alcun ruolo, se non a gestire gli affari degli altri.
Seguo la politica americana ormai da diversi anni, anche sui magazine di entità differenti. Per farvi capire quale è la mente della partitocrazia statunitense, mi basterà fare un esempio paradossale.
Bernie Sanders è un ebreo, come sappiamo. Quando si candido alle elezioni neglinanni precedenti, difendeva la sanità e l’istruzione gratuita. Ora, per quelle dichiarazioni venne attaccato sia da politici del Partito Repubblicano che del Partito Democratico. E, dal momento che in USA l’antinazismo o l’antifascismo viene usato in maniera hollywoodiana, sono andati a scomodare persino la figura di Adolf Hitler, per screditare lo stesso Sanders, che è, in realtà ebreo, paragonandolo ad Hitler, poiché, quest’ultimo voleva la migliore sanità e la migliore istruzione per tutti i tedeschi.
Quindi, potete bene intendere a che livelli si può giungere in USA, qiando si tratta di difendere gli interessi di una parte dell’elite’. L’ideologia di Ayn Rand ed una certa impostazione calvinista ha distrutto gli USA ed il mondo.
L’antifascimo tipico dei calvinisti, che si definiscono liberali ed antifascisti, ideologia, che, poi, è diventata impostazione motrice dell’ideologia “neocon”, anche nel senso di ingerenze geopolitiche, e con una buona dose di lotta contro il cosiddetto “antisemitismo” con un esasperato filo sionismo, cioè l’élite ebraica, rappresenta semplicemente la difesa degli interessi della élite. Questi ambienti definiscono fascista tutto ciò che è Stato e nasce, per parte cristiana, dalla settarizzazione tipica del calvinismo, che difendevano, all’origine, la libertà delle loro comunità dal controllo dello Stato in territorio americano, quindi dalla netta separazione tra Stato e Chiesa, e, dall’altra, dall’ideologia, che, nel dopoguerra è diventata l’unica, superando persino il calvinismo… l’ideologia di Ayn Rand. Quest’ultima rappresenta, in realtà, proprio gli interessi di quella élite ebraica, che, col passare degli anni, dalla fine della WW2, ha preso uno strapotere in tutti i settori della società americana ed europea.
Una situazione ed un contesto, quindi, del tutto differente dalle società dell’Europa Centrale e del nordeuropa, laddove, piuttosto che avere avuto il calvinismo, che separava lo Stato dalla Chiesa, in favore dinuna frammentazione settaria, abbiamo avuto il luteranesimo, come fondatore degli stati nazionali nordeuropei, sostituendo la “separazione” tra Chiesa e Stato con la struttura del “Church-State”, cioè dello Stato-Chiesa di matrice luterana, avvantaggiando l’alfabetizzazione, l’istruzione, la sanità, come funzione parte dello Stato ed attraverso la monarchia,che si fece, poi, strutturalmente garante pratica delle azioni della Chiesa. Cosi si è formato lo Stato sociale nordico ed europeo, in antitesi alla divisione e settarizzazione tipica americana, che, infatti, fu una terra vastissima e di immigrazione.
Questi problemi degli USA non si risolveranno e vedrete che, alla fine, Trump avrà sprecato l’opportunità degli anni della sua governance e arriveranno di nuovo gli elementi dell’altra parte della partitocrazia americana. Per il momento mi accontento dei decreti contro l’ideologia Woke, che è stata canalizzata dalle aziende multinazionali,compresi i big pharma o le società assicurative sanitarie.
Mi tengo le frasi tradizionali “italiane” nate dal pensare sull’America, e che, alla fine, dicono la realtà :se ti succede qualcosa in America, lì ti fanno morire “. Se una volta questa frase, che forse fu diffusa già ai tempi del fascismo, la dicevano tutti, avevano proprio ragione. La malasanità, che abbiamo da noi, e che, in realtà, è proprio il frutto del clientelismo, della non trasparenza, delle differenze economiche e della distruzione dello Stato, è un’altra questione.