La recente proposta del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di sfollare i palestinesi dalla Striscia di Gaza rappresenta un’idea tanto pericolosa quanto irresponsabile. Tale proposta non solo viola il diritto internazionale, ma mina anche qualsiasi speranza di stabilità nella regione, alimentando ulteriormente le tensioni e i conflitti.
La Striscia di Gaza è la casa di oltre due milioni di palestinesi, molti dei quali discendenti di rifugiati espulsi dalle loro terre nel 1948. Questi cittadini hanno il diritto inalienabile di vivere nella loro patria senza essere costretti all’esilio. Qualsiasi tentativo di espulsione forzata costituisce una violazione delle convenzioni internazionali sui diritti umani e potrebbe configurarsi come una pulizia etnica.
L’idea di Trump, appoggiata dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, non tiene conto della volontà della popolazione di Gaza di rimanere nella propria terra. Parlando a Fox News, Netanyahu ha definito la proposta “straordinaria“, mentre il suo ministro della Difesa, Israel Katz, ha già dato indicazioni all’esercito israeliano di predisporre un piano per una cosiddetta “partenza volontaria” dei palestinesi. Una terminologia ambigua, che nasconde in realtà un progetto di trasferimento forzato.
Secondo un’inchiesta del New York Times, il presidente non aveva discusso il suo piano con nessun membro della sua amministrazione prima di annunciarlo. Non sono stati condotti studi di fattibilità, né consultazioni con il Pentagono o il Dipartimento di Stato, dimostrando che questa “proposta” non è altro che un’uscita propagandistica per attirare consensi tra le frange più estremiste del suo elettorato.
Tale leggerezza non solo mette a rischio la credibilità degli Stati Uniti come attore diplomatico, ma può anche innescare una reazione a catena nella regione, portando a un’escalation di violenze. L’Iran ha già condannato fermamente il piano, definendolo “una continuazione del progetto di annientamento del popolo palestinese“.
Se attuata, la proposta di Trump potrebbe fornire a Israele il pretesto per una seconda ondata di violenze contro i palestinesi di Gaza, aggravando quella che già molti esperti internazionali definiscono una campagna di “genocidio“. Dopo mesi di bombardamenti indiscriminati, la popolazione civile si trova già allo stremo, senza acqua, elettricità e accesso ai beni di prima necessità.
Il piano di sfollamento rischia di essere la fase successiva di un progetto più ampio volto alla cancellazione dell’identità palestinese. Già in passato, Israele ha utilizzato l’arma della colonizzazione e dell’occupazione per ridurre progressivamente il territorio palestinese. Ora, con il sostegno incondizionato di Washington, potrebbe tentare un ulteriore passo verso l’espulsione definitiva dei palestinesi da Gaza.
L’idea di Trump, in conclusione, non è solo sbagliata, ma pericolosa. Alimenta l’odio, intensifica la guerra e mette a rischio la sicurezza dell’intera regione. Il diritto internazionale è chiaro: i palestinesi hanno il diritto di rimanere nelle loro terre e nessuno può costringerli ad andarsene.
L’unica soluzione possibile per la pace in Medio Oriente passa attraverso il rispetto dei diritti umani, la fine dell’occupazione e un vero dialogo politico. I palestinesi hanno il diritto inalienabile alla loro terra, e Israele non può e non deve in alcun modo prevaricare sullo Stato di Palestina, l’unico legittimato a rivendicare diritti su quel territorio. Proposte come quelle di Trump non fanno che gettare benzina sul fuoco di un conflitto già devastante.
Nella conferenza stampa che si è tenuta un paio di giorni fa a Washington, in cui era presente Netanyahu, Donald Trump è riuscito a dire tutto il peggio che potesse dire. Ha esordito ricapitolando quanto fatto durante la sua prima Amministrazione per Israele: riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico, riconoscimento della sovranità israeliana sulle alture del Golan, ratifica degli accordi di Abramo (autentica pietra tombale sui diritti dei palestinesi), sconfitta dell’ISIS (creato da CIA, Mossad ed MI6… ma questo si è dimenticato di dirlo), inasprimento delle sanzioni all’Iran e fine degli accordi sul nucleare iraniano (avrebbe potuto rivendicare trionfalmente anche l’uccisione del generale Soleimani, ma si è trattenuto). Ha continuato elogiando la conduzione delle operazioni militari di Israele a Gaza negli ultimi quindici mesi (qui il premier israeliano ha esibito il suo ghigno compiaciuto) e ha affermato che Hamas deve essere eliminato definitivamente. Quindi è entrato nel vivo del suo piano: deportazione di massa (lui ha usato il termine “evacuazione”) dei gazawi verso l’Egitto e la Giordania (che però hanno subito fatto sapere di non avere alcuna intenzione di rendersi complici di una pulizia etnica) e trasformazione della Striscia di Gaza in una grande zona residenziale (in cui, ovviamente, non potranno abitare i palestinesi), quella che diventerà, a suo dire, la “riviera del Medio Oriente”. Ha poi concluso annunciando l’uscita degli Stati Uniti dal Consiglio per i diritti umani dell’ONU, definito “antisemita”, e l’elargizione di un miliardo di dollari a Israele per l’assistenza militare (l’obolo dei contribuenti americani a quei gran figli di Sion non può mai mancare).
Come evidenziato nell’articolo, la proposta di Trump potrebbe essere interpretata come puro teatrino politico, una sequela di chiacchiere altisonanti per dare un contentino alle frange più esagitate dell’imperialismo israelo-americano. Ma io credo che si tratti di qualcosa di più. Il presidente Trump, senza l’ipocrisia dei suoi predecessori con i loro goffi tentativi di salvare almeno le apparenze, ha voluto chiarire in mondovisione che lo Stato ebraico, qualunque cosa faccia, avrà sempre il pieno e incondizionato appoggio degli Stati Uniti d’America. In questo modo, ha dato via libera al governo di Tel Aviv di proseguire nel suo piano della Grande Israele, che comporta, preliminarmente, l’annessione di Gaza e della Cisgiordania.
E così Israele, con o senza Netanyahu, continuerà a perseguire indisturbato il suo progetto genocida di eliminazione dei palestinesi e di espulsione di quelli sopravvissuti dalle terre che i sionisti chiamano “Giudea” e “Samaria”; agitando la clava dell’olocausto e dell’antisemitismo contro chi osi criticarlo, seguiterà a commettere crimini contro l’umanità (l’esperienza dimostra che anche l’assassinio di 60.000 civili, di cui 20.000 bambini, non comporterà nessuna ritorsione internazionale contro l’entità sionista); i suoi cortigiani occidentali non smetteranno di sostenerlo finanziariamente, militarmente e diplomaticamente fino a che… fino a che tutte le nazioni del Medio Oriente, magari aiutate dalla Russia, non prenderanno coscienza del male che vi si è incistato, e a quel punto, messe da parte le loro divisioni, inizieranno a reagire, coese, contro il nemico comune.
Sono dei mostri e ve lo posso assicurare. Io stesso ho subito, e purtroppo ancora adesso, di forme di “gang stalking” da parte di una setta di matrice ebraica. Violano anche la vostra privacy con atti e forme di terrorismo. Facevano i dispetti per incolpare chiunque, usando parole a distanza, anche di notte. Dovevi diventare “il giusto”, e dove alla parola giusto deve corrispondere la propaganda neoliberale in funzione degli ambienti immigrazionisti ed omosessualisti. Hanno persino spinto bambine piccole o adolescenti a simulare atti sessuali. Presunti carabinieri vengono poi usati per assecondare reati commessi dai veri colpevoli. Questi, se colpevoli, si assumono le loro responsabilità. È una cosa, che è andata avanti per molto tempo, e purtroppo ancora oggi,anche se sto effettuando registrazioni, che pubblicherò su internet e che rappresentano le loro attività moleste. L’ultima cosa, molto grave,e che avevano indotto la creazione di una rissa con l’uso di calunnia presso una chiesa di Villa Verucchio, usando in realtà ragazzetti minorenni o adulti zingari e immigrati dichiaratamente comunisti,da me ripresi con il telefono e che erano soliti frequentare una parrocchia, la parrocchia di Paterniano del medesimo paese. Contesti di degrado e di cui avevo già parlato in passato in altri scritti.Non erano di Forza Nuova, come i soggetti, tra le altre cose, volevano fare intendere all’inizio con l’inganno. Avevano usato questi soggetti come “manovalanza”. Hanno creato ben due risse, a distanza di meno di una settimana l’una dall’altra,usando la parrocchia come piattaforma eversiva. A questa parrocchia sono legate le cooperative come “la goccia”, vicine ad altre cooperative come “il millepiedi”, nota alle cronache recenti, ed in realtà dedite all’accoglienza degli immigrati ed alla propaganda in funzione dei cosiddetti “diversi”. Visti i recenti fatti di cronaca, comprese alcune stalkers arrestate l’altro giorno e di cui parlano i giornali, la presenza di soggetti impensabili e dai comportamenti impensabili è purtroppo reale. Possono agire anche in gruppo con attività di “gang stalking”. Persone in realtà di una certa età avanzata.
Nascondersi anche dietro i carabinieri per assecondare reati a sfondo ideologico è una coss gravissima. Potrei raccontare tantissimo, anche tutte le altre parole usate.
Visti i recenti fatti di cronaca, come a Villa Verucchio tempo fa, in tutti questi contesti strani, devo affermare che il comandante della caserma dei Carabinieri di Villa Verucchio non è un eroe, come volevano far pensare alcuni giornali, ma ha semplicemente, se ha tecnicamente ragione, reagito tecnicamente ad un tentativo di aggressione da parte di un immigrato. Ma non è un eroe!
Quando io ho avuto a che fare con i soggetti delinquenti chiamai i carabinieri, che, però dovevano arrivare da un paese lontano, pur essendo la caserma in questione a 200 metri di distanza, sulla stessa strada ed alle 11.30 di sera. Ho già scritto relativamente a queste vicende in scritti di tempo fa. Durante la seconda rissa, creata sempre vicino la Parrocchia di Paterniano alle 23.00 di notte avevano buttato giù dalla bicicletta anche mio padre anziano, che era venuto a controllare la rissa che avevano creato per la seconda volta, usando sempre gli stessi soggetti,che poi mentivano spudoratamente ai carabinieri arrivati(chiamati da qualcuno) .Mentivano, ma li ho registrati col telefono durante le risse precedenti. Ho ancora i video e le immagini. Sempre una situazione di uno contro 40 ed uno contro 30 la seconda volta.
La parrocchia o contesti legati alla parrocchia sanno e sono omertosi. Volevano creare una sorta di laboratorio sociale. Loro stessi hanno partecipato.
Se questi mostri avessero causato qualcosa di grave a Verucchio nel giugno scorso o qualcos’altro, cosa poi avrebbero scritto i giornali? Avrebbero magari delegittimato la vittima, piuttosto che i colpevoli? E i veri colpevoli che, sottobanco, avevano creato queste situazioni, chi li avrebbe considerati? Sono ancora liberi, anche di stalkerare. E più volte si sono permessi di dire anche “sei israeliano”, cosa che io rigetto con forza.
Visto che sto subendo ancora attività e forme di stalking, lascio questo scritto, come testimonianza. Vi posso assicurare che soggetti dai comportamenti inverosimili esistono e bisogna impedire che soggetti dai pensieri del genere entrino nelle istituzioni,
che controllino la politica estera delle nazioni o che rovinino i bambini nelle scuole con la propaganda omosessualista e tutta la feccia di questo genere.
Eventuali appartenenti alle Forze dell’Ordine, che hanno partecipato ad attività di questo genere, si assumono le loro responsabilità, di fronte alle stesse Forze dell’Ordine.
Vediamo se ci sono persone che si permettono di fare quello che vogliono, di delinquere, di assumere comportamenti occulti, settari e pericolosi, rimanendo persino impuniti, e poi agli altri normali si impedisce persino di esprimere opinioni.
Il capitano Priebke aveva ragione!
Trump e Biden , per me , pari sono .
Quella condotta politica che in Medio Oriente s’addice all’uno , s’addice anche all’altro .
O se si preferisce in termini aritmetici , cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia . O se si preferisce in termini ironici , le americanate che è in grado di commettere l’uno , in simil modo , è in grado di commetterle anche l’altro . Certamente , di primo acchito, si può essere stati tratti in inganno , magari rapiti dalle sue roboanti e , volutamente , dirompenti parole usate in campagna elettorale , ma da quando il democratico Harry Truman volle , fortissimamente volle , la nascita di Israele , tutti i suoi successori alla Casa Bianca , tranne qualcuno , passato alla storia per le sue variazioni sul tema , tanto significative , in apparenza , , quanto inconsistenti nella sostanza , si sono poi , comportati nei fatti , allo stesso modo nei riguardi della benamata colonia statunitense , piantata con la forza nel cuore del Medio Oriente islamico .
Truman era un fervente esponente della chiesa cristiana battista ed aveva trascorso buona parte della sua infanzia e della sua giovinezza chino a leggere e rileggere la Bibbia . Rimase affascinato , a lungo , dalle sacre scritture e intimamente colpito dall’odissea del popolo d’Israele , il popolo prediletto ed amato da Dio , sottoposto , nel corso dei secoli , ad ogni genere di vicissitudini , ed in ultimo , come se ciò non bastasse , anche vittima della sanguinaria barbarie nazista . Tutto questo fece nascere e crescere in lui la convinzione che occorresse spezzare quella iniqua spirale , voluta da una ingiusta e fatidica sorte e , profondamente traumatizzato dai campi di sterminio ma , altrettanto e probabilmente , soprattutto , influenzato dalle lobbie ebraiche statunitensi , volle ed ottenne la nascita di Israele , nazione , da allora , sempre difesa , foraggiata e sostenuta con ogni mezzo , dalla sua madrepatria statunitense e da ogni inquilino della Casa Bianca .
Ah ! dimenticavo ! Il tanto buono ed il tanto misericordioso e compassionevole Truman è passato anche alla storia per aver voluto ed autorizzato il bombardamento atomico su Hiroshima ( 6 agosto 1945 ) e su Nagasaki ( 9 agosto 1945 ) , ove perirono centinaia di migliaia di civili , tutti vittime innocenti della bontà e della compassionevole misericordia di Truman .