di Redazione
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’intensificazione degli sforzi da parte degli attivisti Lgbt per introdurre nelle scuole italiane materiali e racconti che promuovono concetti di sessualità e identità di genere del tutto inadeguati ai minori.
Tra questi, il caso più recente ed emblematico è quello del coniglietto “Marlon Bundo”, protagonista di una storia per bambini in cui si racconta la vita di un coniglio che ama un altro coniglio dello stesso sesso. Una storia che potrebbe sembrare innocente, ma che nasconde un obiettivo preciso: influenzare le menti dei più piccoli sin dalla tenera età.
Sotto il nome di “alfabetizzazione Lgbt”, infatti, questi materiali vengono introdotti nelle scuole elementari, rivolgendosi a bambini dai 6 anni in su. Questo tipo di indottrinamento precoce mina la purezza dell’infanzia e interferisce con il diritto delle famiglie di educare i propri figli secondo i propri valori.
Pro Vita & Famiglia ha deciso di agire lanciando una mobilitazione nazionale contro il Gender nelle scuole con una conferenza stampa davanti al Parlamento a Roma il prossimo 19 febbraio. La nuova campagna si pone l’obiettivo di chiedere una Legge che difenda la Libertà Educativa della Famiglia e blocchi qualsiasi propaganda Gender nelle scuole italiane. Le azioni includeranno: conferenza stampa di lancio davanti al Parlamento, sondaggio nazionale per dar voce agli italiani contrari all’ideologia Gender, proposta di Legge anti-Gender per tutelare la Libertà Educativa, petizione popolare per raccogliere almeno 100.000 firme a sostegno della Legge, manifestazioni, presidi e azioni di pressione diretta su Governo e Parlamento, convegni per informare e mobilitare i genitori, campagne mediatiche con video, affissioni stradali e altri mezzi informativi.
Fonte: ProVita e Famiglia
L’articolo 30 della Costituzione , comma primo , recita :
“E’ dovere e diritto dei genitori mantenere , istruire ed educare i figli , anche se nati fuori dal matrimonio ” , ma poi non va oltre .
Per quanto riguarda la proposta di legge popolare questa è disciplinata dall’articolo 71 della Costituzione , comma secondo , che recita :
“Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi , mediante la proposta , da parte di almeno cinquantamila elettori , di un progetto redatto in articoli .
Inoltre , le modalità di esercizio di questo potere di iniziativa legislativa sono stabilite dalla legge numero 352 del 25 maggio 1970 . E fino a qui non vedo particolari problemi per una proposta di legge anti-gender per tutelare la libertà educativa dei genitori .
Il problema è che tale legge deve essere approvata da i due rami del parlamento , la cui composizione politica è nota . Le sinistre , sicuramente , la osteggeranno , mentre , per quanto riguarda il centro-destra , vedo una serie di punti interrogativi . Molto probabilmente , la proposta si perderà tra i voluminosi faldoni parlamentari o , peggio ancora , verrà volutamente insabbiata . Ovviamente , questo da un punto di vista politico non significa niente , perché la proposta va presentata per lanciare un chiaro ed inequivocabile messaggio , per cui , verso tutte queste encomiabili iniziative non posso far altro che indirizzare un sincero e convinto plauso , sia perché ci credo e , sia perché tutto quello che proviene da sinistra mi fa venire l’orticaria ed il voltastomaco .
Da sempre la propaganda Lgbt ha come campo di battaglia privilegiato la scuola e come obiettivo principale i bambini, perché i bambini sono molto più vulnerabili degli adulti a questo tipo di inquinamento ideologico. Per convincere una persona a negare ciò che il buonsenso e l’evidenza dei fatti le suggeriscono, non c’è metodo migliore che condizionarne la mente fin dalla più tenera età.
Diceva la buonanima di George Orwell: nell’ora dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario. Per questo non dobbiamo aver paura di apparire banali dicendo cose che in un mondo normale sarebbero scontate, ma che nel mondo capovolto in cui viviamo non lo sono affatto. Combattere per affermare l’ovvio è la buona battaglia dei nostri tempi, perché l’ovvio è reale: chi si batte per l’ovvio si sta battendo per la verità. L’ovvio, che non dobbiamo mai stancarci di insegnare ai nostri figli e nipoti, è che i corpi dell’uomo e della donna sono complementari, la sessualità è binaria (maschio-femmina) e ha la funzione biologica di creare la generazione successiva mediante il piacere. Un piacere che può essere enorme quando affettività, tenerezza e passione si fondono, quando la gioia dell’altro aumenta la propria, quando si sa che forse da quell’atto d’amore nascerà una bollicina di vita che diventerà un bambino.
E le fantasie Lgbt? Mandiamo al diavolo questo schifo! La Vita è altrove.