di Redazione

Il 26 febbraio 2025, la polizia rumena ha arrestato Călin Georgescu, candidato populista filorusso alle elezioni presidenziali, per presunti finanziamenti illeciti alla sua campagna. Le autorità hanno effettuato 47 perquisizioni e indagano 27 persone per reati che includono azioni contro l’ordine costituzionale, falsificazione di fondi elettorali, nonché possesso di armi ed esplosivi, secondo alcune fonti, ma tra le accuse sembra ci sia anche la propaganda anti-NATO.

Georgescu, il cui primo turno elettorale era già stato annullato per sospette interferenze russe, denuncia l’arresto come una mossa politica. Inoltre, si ipotizza un collegamento con un recente contatto tra lui e Donald Trump.

L’arresto ha scatenato proteste da parte del partito nazionalista AUR e dei suoi sostenitori. Intanto, cresce la tensione nel Paese: molti cittadini, che vedono Georgescu come il legittimo vincitore delle elezioni, sono pronti alla protesta contro quello che considerano, e che ancora una volta effettivamente appare, come un ennesimo golpe orchestrato dal sistema.

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