di Luigi Cortese

Ayn Rand, filosofa russo-americana, è nota per la sua difesa radicale del capitalismo laissez-faire e per la sua filosofia dell’Oggettivismo, che esalta l’individualismo, la razionalità e il libero mercato come unici motori del progresso umano. Secondo Rand, lo Stato non dovrebbe interferire nell’economia: niente regolamentazioni, niente welfare, niente tasse progressive. L’unico ruolo del governo sarebbe proteggere la proprietà privata e l’ordine pubblico. I suoi romanzi, come La fonte meravigliosa e La rivolta di Atlante, dipingono gli imprenditori come eroi perseguitati da un governo parassitario che ostacola la creazione di ricchezza.

Questi ideali trovano una sorprendente eco nelle strategie di BlackRock, il più grande gestore di investimenti al mondo, con oltre 10 trilioni di dollari in gestione. Questa società non è solo un colosso finanziario, ma un attore che può influenzare mercati, economie e persino governi attraverso il controllo di enormi flussi di capitale. Sebbene si presenti come promotrice del “capitalismo responsabile” grazie alle sue iniziative ESG (Environmental, Social, and Governance), nella realtà il suo operato incarna una visione ultra-liberista molto vicina a quella di Ayn Rand.

BlackRock opera in un sistema dove il mercato detta legge senza bisogno di regolamentazioni statali, proprio come Rand auspicava. L’azienda investe solo dove vede potenziale di crescita e scarta chi non riesce a generare profitti, un approccio che rispecchia la visione randiana della meritocrazia economica. Inoltre, pur non essendo un’entità politica, esercita un’influenza immensa sui governi, determinando l’allocazione di capitali, la direzione delle politiche economiche e persino gli equilibri geopolitici. Questa capacità di incidere sul mondo senza dover rispondere direttamente ai cittadini è la realizzazione pratica dell’ideale randiano di un’economia dominata dalle élite imprenditoriali, non dallo Stato.

I dirigenti di BlackRock potrebbero non dichiararsi apertamente seguaci di Ayn Rand, ma il loro modello di gestione riflette chiaramente i principi del suo capitalismo assoluto. In un’epoca in cui si discute tra chi chiede più regolamentazioni per ridurre le disuguaglianze e chi vuole più libertà di mercato, BlackRock rappresenta un esperimento concreto della filosofia randiana: un’istituzione privata con il potere di determinare il futuro economico del mondo senza dover rispondere a nessuno se non ai propri investitori. Se Ayn Rand fosse viva oggi, probabilmente considererebbe BlackRock la realizzazione perfetta delle sue idee, con tutte le conseguenze che ne derivano.

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