di Gloria Callarelli

Da giorni condividiamo con successo le pillole di Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia, che parla di vita in risposta all’ideologia woke mondialista, la quale porta avanti teorie di morte: dall’aborto all’eutanasia i suoi brevi ed efficaci interventi vanno a smontare la narrazione del pensiero unico. In esclusiva abbiamo intervistato Toni Brandi: perdonate gli asterischi nel titolo, cerchiamo di evitare la censura social.

Toni Brandi, grazie per quello che fa e per la disponibilità all’intervista. Il format di “Scoppia la balla” sta avendo un bel successo perchè in un paio di minuti riesce a smontare luoghi comuni diffusi. Come Le è venuta l’idea?

Proprio discutendo con alcuni miei colleghi di Pro Vita e Famiglia ci siamo resi conto che da decine di anni i nemici della vita, le femministe radicali e la sinistra hanno monopolizzato la cultura con una serie di dogma e luoghi comuni che noi dobbiamo sfatare.

Pro Vita e Famiglia è molto impegnata nella battaglia in difesa della Vita umana, dove è iniziata questa Sua passione?

Veramente durante tutta la mia vita, credente o pagano, ho sempre pensato che l’aborto fosse il più vile e crudele degli omicidi perchè perpetrato contro un essere inerme e debole che non poteva difendersi. Poi nel 2012, con la morte di Chiara Corbella Petrillo che si sacrificò e rifiutò le cure per salvare la vita del suo figlio Francesco, ho finalmente capito cosa dovevo fare e fondai con Francesca Romana Poleggi ed Andrea Giovanazzi Pro Vita.

Come rispondete a chi vi accusa di voler pretendere che quello che loro chiamano “un grumo di cellule”, che fa parte del corpo della donna, sia un essere umano?

Vorrei dire loro: ma il bambino nel grembo della mamma fa parte del corpo umano come un rene o il fegato o un dito?

Vedete e condividete questo brevissimo video che vi spiega in poche parole l’umanitù del concepito.

https://youtube.com/shorts/bDd1f1SZZPM?si=ds-_g8oMVgk84_oA

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