di Gloria Callarelli
L’avrebbero lasciata morire, trasferendola troppo tardi all’ospedale per le cure di urgenza di cui aveva bisogno, per giunta con una “sirena silenziosa”. La denuncia arriva da parte di Operation Rescue, una delle principali organizzazioni di attivisti cristiani pro-life, che ha avviato un’indagine completa sulla morte di Alexis “Lexi”, una ragazza di 18 anni del Colorado, deceduta per complicazioni dovute ad un aborto lo scorso 6 febbraio, dopo un ritardo nel trasporto di emergenza dal Planned Parenthood di Fort Collins.
Significativa in proposito la testimonianza della dottoressa Keri Kasun all’udienza dell’HHS che ha confermato come la ragazza fosse incinta alla 22a settimana. Questo quanto riportato da Operation Rescue: “I nonni di Lexi sono stati chiamati in ospedale il 6 febbraio”, afferma la dottoressa. “È la prima volta che vengono a sapere della gravidanza di Lexi. Il nonno ha condiviso con me l’esperienza in ospedale. I suoi parametri vitali erano tutti sballati, i livelli di ossigeno erano orribili. Dopo diverse dosi di epi e sette litri di sangue, la pressione sanguigna della nipote è scesa, il suo battito cardiaco e la sua pressione sanguigna sono scesi, e ha visto sul viso della nipote che era la sua fine”.
Si legge ancora: “Kasun ha riferito che Lexi ha avuto un’embolia di liquido amniotico (AFE), una complicazione pericolosa per la vita con un alto tasso di mortalità , soprattutto negli aborti del secondo e terzo trimestre. Il liquido amniotico entra nel flusso sanguigno della madre, il che può portare a una serie di reazioni gravi e improvvise, tra cui arresto cardiaco e sanguinamento diffuso”.
Per curare questo tipo di complicazioni sono necessarie strutture di intervento sanitario che le cliniche per l’aborto non hanno. Poi la rivelazione gravissima: “Quindi, al nonno di Lexi è stato detto dai fornitori dell’aborto, che Lexi è stata trasferita troppo tardi. Ehm, non ha ricevuto l’urgenza delle cure che sarebbero state necessarie per avere una possibilità di sopravvivere a questa condizione. Ehm, invece, ha ricevuto il trattamento della sirena silenziosa“.
L’EMBRIONE NON E’ SOLO UN GRUMO DI CELLULE – IL VIDEO DI TONI BRANDI
Planned Parenthood viene definita nel mondo pro vita come la clinica degli orrori. E a ben vedere. Oltre all’eliminazione sistematica di bambini, secondo le denunce di Operation Rescue, a parte questo appena descritto, sono molteplici i casi di donne che, dopo essersi sottoposte ad aborto in queste cliniche, rimangono ferite, rischiando la propria incolumità . Ad esempio il trattamento di raschiamento, infatti, prodotto per eliminare il bambino dal grembo della madre, può provocare emorraggie pericolose nelle giovani donne, costrette in questi casi a ricorrere a urgenti cure mediche che non possono essere effettuate all’interno della stessa clinica quindi in modo tempestivo. Inoltre, sostanzialmente, secondo la denuncia, si impedirebbe alle ambulanze di usare il sistema di avviso acustico per evitare di spaventare chi si reca nelle cliniche per abortire.
Decine le segnalazioni. Una piaga che occorre conoscere per far capire che l’aborto non è prendere una pasticca e via, non è come affrontare un mal di pancia. Che queste pratiche sono incoraggiate da elite senza scrupoli e diaboliche.
Per questo come giornale Fahrenheit2022 ci impegniamo e ci impegneremo a denunciare anche fatti di cronaca cruenti e terribili come questo, legati al mondo pro life, all’interno della rubrica “Pro bono malum – Dossier Prolife”. Sono situazioni tremende che purtroppo occorre documentare per far sì che si comprenda la gravità di certe pratiche e la spietatezza di certe azioni. Perchè per noi la vita è un valore e va difesa dal concepimento fino alla morte naturale.
IMPORTANTE: Se avete qualche storia da raccontare contattateci! Scrivete a morningglory84@live.it.Â
“Questo articolo (rielaborato ndr) è stato originariamente pubblicato da Operation Rescue, una delle principali organizzazioni di attivisti cristiani pro-life, dedita a denunciare gli abusi sull’aborto, a chiedere l’applicazione delle leggi, a salvare vite innocenti e a costruire un’America libera dall’aborto” .
Il più grande genocidio di innocenti da quando esiste l’uomo. Dovrebbero far vedere alle madri che scelgono questa pratica orrenda, cosa accade veramente durante un aborto, quali sono i rischi e soprattutto spingere sulle alternative. Gli stati garantiscono l’aborto gratuito ma poco o niente per aiutare chi vuole portare a termine la gravidanza. Dovrebbero urlare anche le pietre per questa atrocità .
“… numquid redditur pro bono malum … ” (Geremia , 18 . 20 ) .
Al futuro essere umano in cambio della vita , che è il bene in assoluto per eccellenza , gli si dà la morte , che è il male in assoluto per antonomasia ,
Quando una donna si sottopone all’aborto le vengono asportate , dal suo corpo , un grumo di cellule ,
Questo sostengono le femministe radicali , ignorando , volutamente , che quel grumo di cellule , come lo definiscono loro , ha già durante il secondo mese di gravidanza gli attributi di genere (il cromosoma “Y” si attiva , infatti , durante la sesta settimana ) , con l’incipiente l’organogenesi (sesta settimana ) poi , si iniziano a formare le varie parti del corpo , il cuore già pulsa a 170 battiti al minuto ( settima settimana ) ed il sistema nervoso già consente i primi rudimentali movimenti . Non mi risulta che tutto ciò succeda ai capelli , alle unghie o alle tonsille . Tutte queste cose sì , che sono un grumo di cellule , si tagliano , si portano via dal corpo e tutto prosegue e va come prima . Quando si porta via , dal corpo di una donna , un feto , si porta via per sempre , ad un futuro uomo , la vita , la sua vita , la sua sola ed unica vita . E chi si macchia di questo orrendo crimine : sua madre , colei che avrebbe dovuto donargli la vita .
E non è affatto un caso che l’80% dei medici , in Italia , rifiuti di praticare l’aborto , sottraendosi , così di fatto , al diabolico diktat delle femministe , cosa che non riescono e non sono mai riusciti a fare gli inutili parlamentari nostrani ed i loro colleghi , sparsi un po’ ovunque per il mondo .
La legalizzazione dell’aborto si fonda su una menzogna usata per negare un crimine. Si sostiene che l’aborto non è un omicidio perché il feto non è ancora un essere umano. Questo è falso perché la biologia ci insegna che la sua individuazione genetica, fin dal concepimento, è già completa. E la sana filosofia ci dice che non è “un progetto di vita”, non è un essere umano “in potenza”, ma un essere umano “in atto”: in potenza è lo sviluppo di alcune sue facoltà , non certo la sua natura di essere umano. Eppure, anche se smascherata, la menzogna continua ad essere ripetuta ossessivamente affinché penetri nelle coscienze e diventi senso comune.
A chi parla dell’aborto come di un diritto che riconosce la dignità e la libertà della donna, vorrei chiedere sommessamente: ma è davvero un atto di libertà fare a pezzi il figlio che una madre porta nel grembo? Veramente dimostra la sua dignità una donna che permette una cosa simile?
Sono ambienti diabolici e, per certi versi, taluni, accecati maniacalmente da queste ideologie non dovrebbero neppure mai fare né i medici né i politici. Spesso, l’odio e l’irrazionalita’ che hanno, e che fa da piedistallo a soggetti pieni di avidità di guadagno, supera la normalità del pensiero e delle azioni.
Ed è proprio il caso dei cosiddetti diversi. Dietro queste realtà , si nascondono veri e propri casi,dove diabolicita’ e malattia si uniscono e diventano espressione di una cosa sola.
Un esempio di qieste loro malattie ed un esempio del motivo per cui certe persone, piuttosto, che averle in posizioni di potere, dovrebbero essere da tutt’altra parte.
So di taluni che odiavano persino le donne russe, semplicemente perché in Russia non ci sono i matrimoni tra maschi. Quindi, nella mente di queste persone si è addirittura arrivati ad odiare le donne russe in quanto russe.
Stesso caso è l’ odio contro le donne bionde, per esempio. Ambienti legati all’immigrazione e ad ambienti ebraici, con cui io stesso ho avuto a che fare come vittima, odiano le donne bionde. Ve lo posso assicurare. Praticamente non sono i discorsi dei complotti, che poi complotti non sono, ma sono realtà , di cui si parla sui siti neonazzzisti, ma l’odio e le parole che provengono dagli stessi ebrei.
Portano con loro quella invidia, anche patologica,di una certa matrice, che hanno contro l’idea dei popoli, anche quando rappresentato da una semplice donna bionda. Odiano persino le donne bionde. E vi posso assicurare che è vero.
Lo fanno anche per fare da scudo a ciò che è altro, come nel caso dell’immigrazione e della propaganda maligna in favore di questa.
Molte volte, siamo di fronte ad ambienti costituiti da persone malate, nel senso reale del termine. Le nazioni, che si trovano in Occidente, sono in mano a questi delinquenti. Ed è questo il motivo, per il quale dobbiamo evitare, che usino la politica per portare distruzione nel mondo ed attraverso la loro cecità ideologica e le loro malattie. Perché si tratta di malattie! Le politiche abortiste rientrano nell’odio, che loro hanno contro la spontaneità di vita e di crescita dei popoli, delle nazioni in Europa e in Occidente.
concordo. quello delle donne bionde non lo sapevo. per questione genetica?