Un grave disservizio ha colpito questa settimana l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) “Città di Torino”, mettendo in pericolo la salute di numerosi pazienti. Secondo quanto segnalato da diversi utenti, i campioni di sangue prelevati per il monitoraggio dei valori necessari alla somministrazione del farmaco anticoagulante Coumadin sono andati persi.
Questa situazione sta causando serie preoccupazioni tra i pazienti, che non possono regolare correttamente il dosaggio del medicinale, esponendosi a rischi significativi per la propria salute e la propria vita. Il Coumadin, infatti, è un farmaco anticoagulante che richiede un monitoraggio costante attraverso esami del sangue come il tempo di protrombina (PT) e l’International Normalized Ratio (INR). L’impossibilità di avere risultati attendibili impedisce ai medici di calibrare correttamente la terapia, aumentando il pericolo di eventi tromboembolici o emorragici.
Diversi pazienti hanno denunciato la situazione, esprimendo la loro frustrazione e preoccupazione per la mancanza di risposte chiare da parte dell’ASL. “Ci hanno detto che i nostri prelievi sono andati persi, ma nessuno ci ha fornito una soluzione immediata. Io devo sapere esattamente come dosare il farmaco per mia madre, altrimenti rischia complicazioni gravi”, afferma un paziente che ha preferito rimanere anonimo.
Non è la prima volta che l’ASL “Città di Torino” si trova ad affrontare problemi organizzativi e tecnologici. Già in passato si sono verificati episodi critici, come l’attacco informatico dell’agosto 2022 che bloccò referti e prenotazioni, costringendo i centri prelievi a operare con servizi ridotti.
Ora la domanda che si pongono i pazienti è chi pagherà per questo grave disservizio. La responsabilità dell’accaduto dovrà essere accertata e l’ASL dovrà fornire risposte concrete, non solo per garantire la sicurezza dei pazienti ma anche per evitare il ripetersi di simili episodi in futuro. Intanto, chi ha bisogno di monitorare i propri valori si trova costretto a ripetere i prelievi, con disagi e rischi aggiuntivi.
La tutela della salute pubblica impone che episodi di questo genere non si ripetano. I pazienti coinvolti chiedono chiarezza e garanzie che un simile errore non avvenga di nuovo, mettendo in pericolo la loro vita.
Spero che un giorno non si arrivi ad attacchi informatici contro gli ospedali in una guerra tra competitors, come accade, a volte, tra aziende private di altri settori.
Dobbiamo fare in modo di sostenere innanzitutto il settore pubblico, avvantaggiarne l’efficienza e ricostruirlo, anche a livello di persone, e non permettere a taluni di compiacersi dello schifo in cui versano, per esempio, le ASL dell’Italia meridionale o centrale. In Lombardia, abbiamo avuto l’esempio lampante del ladro Formigoni, che è noto per aver distrutto la sanità pubblica.
Al Meridione, invece, dopo anni di clientelismo, malasanità e caste famigliari, che hanno avvantaggiato il degrado, va di moda ora l’assunzione degli ormai famosi “medici cubani”. Si dice he siano bravissimi.
Quindi, dopo aver impedito agli italiani di studiare, bloccando gli studi di persone meritevoli,anche con i test di medicina, e avvantaggiando ladri e caste,con tanti esempi di raccomandati, assumono poi i medici da Cuba,dove l’università è gratuita, ed esaltandone la bravura.
Cerchiamo di ricostruire dalle fondamenta la nostra nazione o le nostre società regionali.
Formigoni ha avvantaggiato in maniera spropositata la sanità privata. Tipiche politiche neoliberiste nel contesto di quell’orientamento economico caratterizzante gli ambienti dell’allora centrodestra,dove si vede lo Stato come nemico “a prescindere”, da distruggere a tutti i costi.
Anche Forza Nuova, all’epoca, facendo una ricerca sul web, protestava contro il decreto di legge “salva Formigoni”, considerandolo una manovra sporca e dittatoriale.
Formigoni, pur essendo avversario di ciò che è pubblico, non ha rinunciato, in seguito, al consueto vitalizio. E così fan tutti. Avversano ciò che è pubblico, vogliono la distruzione dello Stato, che in realtà siamo noi cittadini,ma poi prendono i soldi e occupano le poltrone.
Quando dicono, che lo Stato ruba, in realtà, stanno rubando loro attraverso lo Stato. Infatti, per Stato si intende non lo spreco, che va in mano alle caste, ma noi cittadini.
vabbé. intanto il “ladro” formigoni ha inventato un sistema che funziona.
in Calabria, x un infezione qlnque all’orecchio, la responsabile del pronto soccorso, sigaretta accesa,x una faccenda da 10minuti, voleva ricoverare xché tanto la Lombardia paga.
avendo un attivo in sanità che gli permette di far fronte alla mancata rimessa delle regioni che sono in rosso perpetuo.
preferisco cmq un ladro capace che un presunto onesto incapace.
Da dove l’hai presa questa scenetta della fumante responsabile del pronto soccorso calabrese? Da un cinepanettone con Boldi e De Sica?
da una vacanza fatta. il protagonista?: un adolescente figlio di una persona che avevo conosciuto in vacanza.
dire pataccate come vedo da altri ,non è mio costume. se poi, lei,è uso dileggiare senza avere contezza,rende bene la misura del suo ego. contento lei…
Ma quale dileggio? La scenetta è davvero carina (anche se fa parte di un cliché sui “terroni” indolenti e parassiti che si ripete da un secolo e mezzo) ed ero sinceramente curioso di sapere quale fosse la fonte. Grazie per avermene dato contezza. Buona serata.