di Mattia Taricco

L’Occidente liberale, guidato da un sistema finanziario globalizzato, sta affrontando una crisi senza precedenti. La globalizzazione ha mostrato i suoi limiti, accentuando le disuguaglianze e alimentando il malcontento. Il modello economico neoliberista ha indebolito il tessuto industriale europeo, rendendolo dipendente dai mercati esterni, mentre la crescente sfiducia verso le élite politiche evidenzia il fallimento di questo sistema.

Di fronte a questa situazione, chi detiene il potere sa che la guerra può diventare un mezzo per rinviare il collasso. Il conflitto in Ucraina, lungi dall’essere un episodio isolato, rientra in una strategia più ampia volta a prolungare la vita di un sistema in declino. Vi sono forze che cercano di impedire qualsiasi integrazione tra Europa e Russia, temendo che un’alleanza strategica possa minacciare equilibri consolidati.

L’Europa si trova dunque a un bivio storico. Da un lato, la sua struttura politica ed economica appare sempre più fragile sotto il peso di una crisi sistemica; dall’altro, il contesto geopolitico richiede un ripensamento delle alleanze. In questo quadro, la Russia non è solo un attore chiave, ma un elemento fondamentale affinché l’Europa possa emergere come potenza indipendente e sovrana a livello globale.

Storicamente, la Russia è sempre stata parte integrante della cultura e della politica europea, contribuendo all’equilibrio del continente. Oggi, l’Unione Europea si trova in una posizione di forte dipendenza economica e militare dagli Stati Uniti. In questo scenario, escludere la Russia dall’architettura di sicurezza e sviluppo europea è un errore strategico che rischia di condannare il continente a un ruolo marginale.

La Russia è una superpotenza energetica con immense risorse naturali. Una cooperazione stretta tra Mosca e Roma, e più in generale tra Russia ed Europa, garantirebbe accesso sicuro a queste risorse, riducendo la dipendenza dall’instabile Medio Oriente e limitando l’influenza statunitense sulle rotte energetiche. Inoltre, il mercato russo rappresenta un’enorme opportunità economica per le imprese europee, attualmente ostacolata dalle sanzioni imposte sotto pressioni esterne.

Un’Europa indipendente è possibile?

Affinché l’Europa possa realmente emergere come potenza, è necessario un cambiamento di paradigma. Il suo futuro dipenderà dalla capacità di superare le divisioni imposte dalla Guerra Fredda e dal sistema economico attuale. Come insegna Darwin, l’evoluzione è sinonimo di adattamento: solo attraverso una collaborazione con la Russia, l’Europa potrà affermarsi come una potenza globale, libera da influenze esterne e capace di determinare il proprio destino.

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