di Roberto Fiore
Alle 7:35 è morto il Santo Padre.
A lui Dio ha concesso, ieri, giorno della Resurrezione, di vedere per l’ultima volta il suo popolo e di leggere un messaggio che, per forza e chiarezza, impegna tutti i cattolici.
Parole limpide per la pace in Ucraina e contro il riarmo fratricida.
Per la Palestina e Gaza, vittime di genocidio.
Per gli altri popoli, vittime di aggressioni e guerre.
Per il bambino, da proteggere sin dal grembo materno, e per gli anziani, fino all’ultimo respiro.
Questo è il Papa della Consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore di Maria.
Roma locuta est. Causa finita est.
Mentre il mondo si sconvolge di fronte al grande cambiamento in atto, la Parola di Cristo si erge come una montagna insormontabile e imbattibile. Comprendiamo, una volta di più, la bellezza e l’importanza di essere cattolici.
“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno” (Gv 11,25-26).
Gesù lo ha guidato in questa vita terrena e lo guiderà anche
nel suo ultimo viaggio , che lo vedrà incamminarsi verso la sua ultima dimora : la Casa di Dio Padre .
– ” … Non sia turbato il vostro cuore . Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me .
Nella Casa del Padre mio vi sono molte dimore . Se no , vi avrei mai detto vado a prepararvi un posto ? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto , verrò di nuovo e vi prenderò con me , perché dove sono io siate anche voi e del luogo dove io vado conoscete la via”
– Gli disse Tommaso : ” Signore non sappiamo dove vai come possiamo conoscere la via ?”
– Gli disse Gesù : “Io sono la via , la verità e la vita , nessuno viene al Padre se non per mezzo di me …” (Giovanni . 14 . 1-6) .