di Roberto Fiore

Alle 7:35 è morto il Santo Padre.

A lui Dio ha concesso, ieri, giorno della Resurrezione, di vedere per l’ultima volta il suo popolo e di leggere un messaggio che, per forza e chiarezza, impegna tutti i cattolici.

Parole limpide per la pace in Ucraina e contro il riarmo fratricida.
Per la Palestina e Gaza, vittime di genocidio.
Per gli altri popoli, vittime di aggressioni e guerre.
Per il bambino, da proteggere sin dal grembo materno, e per gli anziani, fino all’ultimo respiro.

Questo è il Papa della Consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore di Maria.
Roma locuta est. Causa finita est.

Mentre il mondo si sconvolge di fronte al grande cambiamento in atto, la Parola di Cristo si erge come una montagna insormontabile e imbattibile. Comprendiamo, una volta di più, la bellezza e l’importanza di essere cattolici.

 

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