da Redazione

Non tarda ad arrivare la reazione di Luca Castellini, vice segretario nazionale di Forza Nuova, dopo la diffusione di un’immagine che mostra alcuni bambini inginocchiati su dei tappeti in quella che viene definita “una sorta di moschea” a Ponte della Priula, frazione del comune trevigiano.

Per Castellini si tratta di “una scena inaccettabile”, che rievoca secondo lui le campagne pubblicitarie dei Benetton, accusate di aver utilizzato l’immagine dei bambini come strumenti di propaganda per promuovere una società “multirazziale ad ogni costo”. Campagne che, a suo dire, avrebbero contribuito alla deriva sociale e alla nascita di fenomeni come le baby gang.

Non esiste niente di peggio che utilizzare dei bambini per fini politico-religiosi”, dichiara il dirigente di Forza Nuova, che condanna senza mezzi termini quella che considera una “strumentalizzazione” dell’infanzia per veicolare un’agenda “globalista”, finalizzata – secondo la sua lettura – alla cancellazione delle identità culturali e religiose, islam compreso.

Nel suo intervento, Castellini allarga il discorso all’intero processo di globalizzazione culturale: “È a rischio l’identità dei nostri figli e l’identità tout court, in un mondo dove tutto viene manipolato e dissolto in un calderone che vuole creare un individuo perfetto, senza radici, senza sesso, senza etnia, senza religione. Un essere muto e obbediente, nato solo per consumare”.

Le sue parole riaccendono la polemica su tematiche molto sensibili, tra multiculturalismo, educazione, e ruolo delle religioni nella sfera pubblica. Al momento, nessuna replica è arrivata da parte delle istituzioni locali o degli organizzatori dell’iniziativa oggetto della critica.

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