L’attacco aereo sferrato da Israele contro oltre 100 obiettivi iraniani ha provocato centinaia di vittime e feriti in tutto il Paese. Missili e droni hanno colpito basi militari, centri nucleari e anche aree civili, in un’operazione definita da Tel Aviv come “preventiva”, ma che Teheran ha condannato come un’aggressione non provocata.
A colpire, però, non è solo la portata militare dell’azione, ma anche la reazione quasi inesistente della comunità internazionale. Nessuna sanzione è stata imposta a Israele. Washington ha ribadito il diritto di autodifesa dello Stato ebraico, l’Unione Europea ha invitato alla moderazione, mentre l’ONU si è limitata a chiedere il cessate il fuoco.
Nel silenzio dell’Occidente, la Russia si è schierata apertamente con Teheran. Il Cremlino ha definito l’attacco “illegale” e “in violazione del diritto internazionale”, e – secondo fonti diplomatiche – Vladimir Putin avrebbe offerto asilo politico alla Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, in caso di un collasso del regime, come già accaduto con Bashar al-Assad in Siria.
Tra il colpevole silenzio dell’Occidente, già visto in occasione delle stragi a Gaza e della questione palestinese, Vladimir Putin si erge ancora una volta a gigante della politica internazionale, rimanendo l’unico leader capace di esporsi chiaramente, senza rifugiarsi dietro frasi di circostanza o ambiguità diplomatica.
In tempi di guerra la prima vittima è la verità .
Io non mi fascerei la testa prima di avermela rotta .
D’accordo Israele ha un’economia più florida (PIL per il 2023 di 513 miliardi di dollari ) di quella dell’Iran ( PIL per il 2023 di 404 miliardi di dollari ) ed una tecnologia militare (il 70% delle armi israeliane sono statunitensi ) più avanzata , ma di contro l’Iran ha una superficie di gran lunga maggiore (1. 648 . 195 di Km 2 ) che è poco più di 5 volte di quella dell’Italia (301 , 277 Km 2) ed una popolazione di circa 90 milioni di abitanti (una volta e mezzo di quella dell’Italia , che è circa 60 milioni) . Israele , invece , è notevolmente più piccola , con una superficie di 21. 937 Km 2 , poco meno dell’Emilia Romagna ( 22. 446 Km 2 ) ed una popolazione di circa 9 milioni e ottocentonovanta mila abitanti circa , ossia , poco più del doppio di quella dell’Emilia Romagna ( 4 milioni e mezzo , circa ) . Se si aprisse la caccia all’uomo i jet israeliani dovranno colpire le zone più densamente abitate , di contro i missili iraniani quasi ovunque cascheranno , cascheranno bene . Se , invece , ci sarà un conflitto nucleare l’Iran con 10 ordigni atomici , con potenza 20 volte superiore di quella di Hiroshima , avrà cancellato Israele dalla faccia della Terra , Israele per fare la stessa cosa dovrà usare ben 100 atomiche di potenza 20 volte superiore a quelle di Hiroshima
Far cadere il regime degli ayatollah con l’aiuto degli USA , poi non mi sembra probabile . Gli yankee hanno fallito in Vietnam , per non parlare in Afganistan , dove non mi sembra affatto che al posto dei talebani vi sia un regime democratico e servile degli USA . Non vedo il perché gli Americani dovrebbero far centro dove altrove hanno fallito . Gli yankee è dal 1945 che , militarmente parlando , collezionano fiaschi , non vedo il perché proprio adesso dovrebbero invertire la fatidica e negativa tendenza . Quando si imbocca un precipizio l’unica cosa che ti può fermare è il fondo del precipizio , il quale ti ferma sempre mortalmente . E’ successo con l’impero romano e con altri imperi non vedo perché quello americano dovrebbe essere immune . Se gli USA spostassero alcune portaerei nel Mediterraneo e nel Golfo Persico , per dare manforte ad Israele , la Cina potrebbe approfittare . Perderebbe una ghiotta occasione se non lo facesse . Dovrebbe solamente allungare la mano per prendersi Taiwan ed imporre la sua talassocrazia sul Mar Cinese Meridionale . Coloro che già vedono gli ayatollah fuggiaschi a Mosca mi ricordano i nemici di Augusto che prima di iniziare la battaglia di Filippi (42 . a . C . ) favoleggiavano a chi di loro sarebbe spettata la maggiore quota dei beni del giovane uomo . Il diciannovenne Augusto , insieme a Marco Antonio combatterono ed a fine battaglia le teste di Giunio Bruto e Cassio Longino furono mozzate e spedite a Roma .
Ma mi vengono anche alla mente i servizi filmati ripresi in Afganistan e trasmessi tra il 2021 ed il 2022 dalle reti Rai , ove si vedevano le soldatesse USA sfrecciare con gli occhiali da sole sulle Jeep dell’esercito statunitense ed alcune donne afgane senza il burka e , la voce fuori campo della solita giornalista femminista di turno che inneggiava alla democrazia americana , alla missione compiuta e alle donne afgane liberate dalla servitù patriarcale (stava vendendo l’orso prima di averlo catturato) .
A qualcuno di voi risulta che oggi in Afganistan ci siano donne americanizzate , senza burka ,che guadagnino soldi “lavorando” in tutti quei lavori dove non si lavora , che chiedono ed ottengono il divorzio quando vogliono , abortiscono quando meglio credono e che comandano sul maschio , esattamente come accade in America ? A me , francamente , tutto questo non risulta e , a qualcuno di voi ?
Allora lasciamo pure che gli stupidi servi di Washington si crogiolino nella loro stupidità , che si trastullino con i loro trastulli e che si fascino la testa prima di aversela rotta o che vendano la pelle dell’orso prima di averlo catturato , visto che di meglio non possono fare e che di meglio non sanno fare .
Non ricordo filmati del genere tra il 2021 e 2022 !
Pardon !
ERRATA CORRIGE : tra il 2001 ed il 2002 .
Grazie per avermi segnalato la svista .
La Federazione Russa non può permettersi un Iran sconfitto con annesso cambio di regime come è già avvenuto in Siria, altrimenti passerebbe il messaggio che gli alleati degli USA (pur se canaglie genocide e guerrafondaie) sono intoccabili, mentre chi intrattiene rapporti privilegiati con la Russia (e la Cina) può essere impunemente tiranneggiato e annientato. Sarebbe la fine dei BRICS, o perlomeno dei BRICS intesi come struttura portante del nascente mondo multipolare, come polo attrattivo per quei paesi che cercano un’alternativa all’unipolarismo occidentale.
Pertanto, l’unica cosa che Putin dovrebbe fare, più che parlare di “attacco illegale” e “violazione del diritto internazionale” (come se al politicume e alla soldataglia sioniste gliene fregasse qualcosa), sarebbe quella di dire a Trump: “Caro Donald, l’Iran è un alleato a cui la Russia non può rinunciare. Capisco le tue difficoltà, capisco che a casa tua la lobby ebraica spadroneggia, ma devi tenere a freno quel cane rabbioso di Israele… se non vuoi vedere Tel Aviv incenerita”. Questo è quello dovrebbe dire un “gigante della politica internazionale”, questo è ciò che dovrebbe fare una potenza mondiale credibile e rispettata se i suoi moniti venissero ignorati, questo è il supporto che un alleato della Russia si aspetterebbe da essa… non un dorato esilio dopo la distruzione del proprio paese.
La Russia comincia a deludermi. Ho avuto la sensazione che abbia un po’ barattato l’Iran con la situazione ucraina, attraverso questa pseudo collaborazione con Trump.
La Russia ha il potere militare, anche come deterrenza militare non convenzionale , per contrastare e rendere l’Iran intoccabile ai bombardamenti israeliani. Avrebbe dovuto minacciare Israele subito dopo i bombardamenti contro le centrali li nucleari.
L’Iran sta facendo il massimo possibile con tutti i suoi mezzi e secondo la consueta saggezza militare persiana,rispettando persino il diritto internazionale di guerra. Dugin ha sbagliato, a mio avviso, rilegando tutta la colpa all’Iran, affermando che sia stato troppo morbido prima. Da una parte, avremmo avuto avere giustamente un partito hardliners al comando, come il grande Ahmadineijad, non il moderato attuale, dall’altra, abbiamo il doppigiochismo di Trump, che ha approfittato della mansuetudine e del prestigio diplomatico della Repubblica Islamica, dando la possibilità di accordi. L’Iran ha cercato la propria sovranità, energetica, politica e geopolitica,dando l’idea che non avrebbe mai rinunciato al nucleare. L’altro “gioco sporco”, come lonha definito Merz il sionista, l’ha fatto Israele, approfittando delle capacità della propria aviazione dotata di F35.
L’Iran avrebbe dovuto dotarsi in anticipo di una aviazione molto più moderna, ma la Russia non è stata sempre fluida nei confronti dell’Iran, come quando, per pressione della lobby ebraica, rifiutava di vendere gli S300. L’industria militare iraniana, soprattutto quella relativa ai sistemi di difesa aerea, marina o terrestre, ha cercato di compensare, ma manca di una più vasta architettura militare difensiva. Solo di recente sinparlava dei Sukhoi 30, ma sono ormai più dibtre anni che se ne parla, senza sapere se, davvero la Russia ha venduto o meno gli aerei.
L’Iran ha però sviluppato di suo un apparato di deterrenza e di attacco missilistico,che rappresenta più l’ambito offensivo in quella che sarebbe stata l’eventualità di una guerra con USA o Israele. Ecco il motivo per cui non c’è una difesa aerea, mancando di un apparato difensivo robusto, ma soltanto una architettura militare offensiva rappresentata dai missili balistici ed ipersonici. Paradossalmente l’Iran attacca, ma non può difendersi. Tutto è legato alla strategia missilistica. Con i missili avrebbe potuto infliggere danni esistenziali ai nemici, anche colpendo le basi militari americane nella regione o colpire i Paesi arabi che aiutano Israele. Le nuove guerre si basano sulla vittoria di chi colpisce prima il nemico. I missili ipersonici sono stati creati per questo, anche per rendere nullo il potere aereo avversario.
La vera speranza per l’Iran, come difesa, verrebbe invece dalla Cina. Soltanto la Cina potrebbe difendere l’Iran. Vedo che queste superpotenze, però, non molto pro-attive nella difesa dell’alleato iraniano. Eppure la difesa dell’Iran è fondamentale alla difesa stessa della Russia e della Cina. Anche perché, dopo l’Iran, in caso di guerra, potrebbe toccare alla Russia,che non ha ancora una aviazione capace di contrastare il potere aereo NATO,come quantità. Vedremo che, nelle prossime ore, gli USA, che hanno già minacciato Kamenhei, entreranno in guerra con l’Iran, ma l’Iran non ha giocato la possibilità di colpire le basi USA in Medio Oriente, fulcro della strategia di difesa dell’Iran.
Ancora una volta, questa storia ci dimostra che, chi ha davvero l’atomica rimane intoccabile. L’Iran avrebbe dovuto crearsi davvero l’ atomica.
L’esilio per Khamenei sembra una offerta al ribasso, come se fosse già una resa o una sconfitta. Esilio significa resa. Fermo restando che bisogna salvare la vita di questo grande uomo, impedendo che venga ucciso dagli sporchi sionisti, la Russia avrebbe dovuto intervenire in altro modo e non fungere da cassa di risonanza delle minacce di Trump.
Viva Iran! Forza Iran! Onore al glorioso ed eterno Iran!