di Roberto Fiore

Scrive oggi la giornalista peruviana Milagros Suarez sul giornale Uno, che Netanyahu e Milei ( Presidente argentino recentemente convertitosi all’ ebraismo ) si sono incontrati con il proposito di permettere il flusso di una quantità importante di ebrei, provenienti da Israele, verso l’Argentina garantendo loro aiuti economici, facilitazioni ed immediata residenza….tutto questo un giorno prima dell’inizio dell’attacco contro l’Iran. Nell’immediato Dopoguerra già si parlò del Piano Andinia che avrebbe portato alla creazione di una Israele in Patagonia se l’opzione Palestina fosse fallita. Questo ci fa capire che le sorti del conflitto in atto non sono quelle che il Sionismo ed i paesi suoi alleati ci vogliono far credere.

Di seguito l’articolo completo:

Fino ad anni fa, si diceva che il “Piano Andinia” fosse una folle teoria del complotto antisemita. Ma dopo gli eventi promossi dal presidente argentino Milei, è chiaro che non si trattava di finzione, ma di una realtà che mette in pericolo il Sud America, poiché lascerebbe, noi paesi vicini, in futuro nella situazione dell’Iran o della Siria, in una zona di guerra imminente, a seguito della creazione di un “nuovo Israele” in Patagonia.

Il vecchissimo Piano Andinia sostiene essenzialmente che, prima della creazione dello stato sionista e illegittimo di Israele in Medio Oriente, l’altra opzione per le Nazioni Unite per inviarli come rifugiati dopo la Seconda Guerra Mondiale era l’Argentina, ma la vincitrice allora fu l’area dove oggi si trova la Palestina occupata. Ma l’Argentina rimaneva la seconda opzione per stabilire uno stato ebraico se qualcosa fosseandato storto in Palestina. Collegate i puntini? Dopo l’assunzione della presidenza argentina da parte del convertito all’ebraismo Javier Milei, ciò che era in linea con il Piano Andinia era la massiccia acquisizione di terreni in Patagonia da parte delle Nazioni Unite, “a prezzi stracciati”. Gli imprenditori israeliani, così come varie risorse sprecate e i voli diretti da Tel Aviv, non potevano toccare (per ora) un’area che, con mezzi legali, era stata salvata dai veterani delle Falkland. La ciliegina sulla torta è arrivata venerdì scorso, quando poche ore prima che Israele attaccasse l’Iran, Milei ha posato con Netanyahu. Sono entrati in vigore anche accordi bilaterali affinché gli ebrei che si trasferiscono in Argentina possano ricevere “omologazione”, assistenza e previdenza sociale.

Perché, poche ore prima dell’attacco, Milei ha dato gli ultimi ritocchi a quello che sembra un esodo di massa, se Israele alla fine avesse perso una guerra contro l’Iran? Il Sud America si sta preparando all’occupazione. Il nostro continente deve dire sonoramente “No!” Siamo cristiani, parliamo spagnolo, non dovremmo accogliere alcun tipo di esodo da un altro continente. Non ci siamo ancora ripresi dall’esodo venezuelano. Chiedo al Padre Celeste che dia ai leader indigeni del Sud America e ai popoli la forza di non lasciarci invadere come la Palestina. Abbiamo visto il destino che è toccato loro per essere stati così fiduciosi. Abbiamo famiglie da proteggere, un’antica eredità che non deve scomparire, perché il sionismo distrugge tutto ciò che tocca. Lascio questo nel nome di Gesù Cristo, amen.

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