di Luigi Cortese
La forza Nato presente in Kosovo avrebbe segnalato sparatorie nei territori nel Nord del Kosovo.
Milan Mojsilovic, capo di stato maggiore dell’esercito serbo, avrebbe proposto lo schieramento delle forze armate al confine con il Kosovo. Nelle regioni al nord dell’auto proclamata repubblica del Kosovo la tensione è alta ormai da mesi, si segnalerebbero dei blocchi stradali da parte della minoranza serba.
Mojsilovic, dopo aver incontrato il presidente Serb Aleksandar Vucic, si sarebbe recato a Raska, vicino al confine con il Kosovo.”I compiti che sono stati affidati all’esercito serbo, e a me come capo di stato maggiore, sono precisi e chiari, e saranno adempiuti”, ha dichiarato Mojsilovic ai microfoni di Rtv Pink, la principale rete televisiva privata in Serbia. “La situazione è complessa”, ha aggiunto.
Dopo l’arresto di un ex ufficiale di polizia serbo in Kosovo, la minoranza serba avrebbe installato dei blocchi stradali come atto di protesta, paralizzando anche il traffico attraverso i valichi di fornitura. La Premier Serba, Ana Brnabic, ha dichiarato “Siamo al limite d’un nuovo conflitto armato”.
Dopo la dichiarazione unilaterale di indipendenza, del 2008, da parte del Kosovo, non sono mancati attimi di tensione tra la popolazione. Il nord del Kosovo è un paese a maggioranza Serba e, come Belgrado, rifiuta di riconoscere l’autorità kosovara. Nel paese sono presenti forze Nato ed Europee, il che rende la situazione pericolosa in quanto se rimanessero coinvolte in un incidente tra le due forze si arriverebbe ad un intervento armato da parte della Nato e dell’Unione Europea. Saranno i Balcani a portare il mondo nella terza guerra mondiale? Ancora una volta però la situazione vede coinvolti paesi stranieri, che si sarebbero schierati apertamente con il Kosovo andando a riconoscerne l’indipendenza.